L’ipotesi di una nuova chiusura totale per sconfiggere il Coronavirus non sembra più così remota. Quali provvedimenti si potrebbero prendere per scongiurarla? Dai tamponi più rapidi da effettuare alla collaborazione tra le diverse forze politiche.
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Un nuovo lockdown per sconfiggere il Coronavirus
Il premier Giuseppe Conte continua a ripetere che non è prevista una nuova chiusura totale per tentare di arrestare la rapida ascesa della curva dei contagi da Coronavirus: gli italiani verrebbero messi per l’ennesima volta in ginocchio, e, forse, questa volta non riuscirebbero più a rialzarsi. Tuttavia, il numero dei positivi, dei ricoveri e dei decessi aumenta giorno dopo giorno; pertanto, inizia a serpeggiare l’idea – anche all’interno del governo stesso – che il lockdown possa essere l’unica arma efficace per combattere il Covid di cui disponiamo. Affinché ciò non accada, appare indispensabile prendere alcuni provvedimenti.
Il rispetto delle regole basilari
Anzitutto, tutti dobbiamo rispettare le regole basilari, quelle che sentiamo ripetere incessantemente da mesi: indossare la mascherina ogniqualvolta non è possibile mantenere le distanze di sicurezza, stare lontani almeno un metro gli uni dagli altri e detergere frequentemente le mani.
Controlli, tamponi e medici
Dato che c’è chi agisce nel rispetto dell’ultimo dpcm e chi, invece, finge di non aver sentito, è necessario aumentare i controlli da parte delle autorità, così che non ci sia chi si sacrifica e chi trasgredisce. Per quanto riguarda i tamponi, per eliminare il disagio delle chilometriche file che si formano ai drive-in, i ministri Speranza e Boccia hanno firmato un accordo con le Regioni affinché possano operare anche i medici di famiglia ed i pediatri. Bisogna inoltre coinvolgere i militari ed i volontari. D’altre parte, i medici sono pochi. Il problema potrebbe essere risolto lasciando cadere l’obbligo di andare pensione, permettendo a chi se la sente di continuare a svolgere il proprio mestiere.
Trasporti e scuola
Non c’è giorno in cui i mezzi di trasporto, nello specifico autobus e metropolitane, non risultino eccessivamente pieni; è importante ridurre la capienza. La soluzione a cui molti hanno pensato è di chiedere aiuto ai privati. Le scuole, invece, devono garantire ai giovani il diritto di frequentare le lezioni in presenza, magari rendendo obbligatorie le mascherine anche quando gli studenti sono seduti al banco e ben distanziati.
Zone rosse e Covid Hotel
Senza starci a pensare, le zone in cui i contagi hanno raggiunto un numero alto – tanto che gli ospedali sono in sofferenza – devono essere chiuse, diventando rosse. Altro problema non indifferente è quello che affligge molte famiglie: come isolare i positivi? Esistono strutture demaniali, come hotel ed appartamenti, che potrebbero essere messe a loro disposizione.
Mes ed unione
Il Mes ha un valore di 36 miliardi di aiuti europei per il settore sanitario. Quindi, nonostante molti si oppongano, forse l’opzione Fondo salva-stati non dovrebbe essere scartata, dato che i soldi scarseggiano e ne servono ancora parecchi. Ultimo punto, ma non per rilevanza, di certo aiuterebbe che le forze politiche, anziché scontrarsi – approfittando della drammatica situazione Coronavirus per affossare l’altro e così emergere – facessero fronte comune. Dopotutto, il nemico da fronteggiare e battere è lo stesso per chiunque.
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