Coronavirus, nuovo focolaio di contagi nella regione Lazio

coronavirus Lazio,, fonte it.wikipedia.org

Nuovo focolaio di coronavirus nel Lazio con oltre 70 contagi in poche ore. A far scattare l’allarme i contagi avvenuti in una casa di riposo a Nerola, comune situato alle porte di Roma. Il paese è stato immediatamente chiuso e dichiarato zona rossa con un’ordinanza della regione Lazio.

Il coronavirus nel Lazio

“È un sacrificio che chiediamo ai cittadini di Nerola ai quali va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, ma resosi assolutamente necessario viste le condizioni attuali“, fa sapere l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato dopo che questo piccolo comune alle porte di Roma è diventato zona rossa. L’allarme è scattato dopo 72 contagi da coronavirus, 16 operatori sanitari e 56 anziani, nella casa di riposo Santissima Maria Immacolata. Immediata l’ordinanza regionale che ha chiuso l’accesso al paese , tutte le attività non ritenute indispensabili e i cantieri.

La precedente zona rossa nel Lazio a Fondi

Non il solo allarme


“Siamo in costante contatto con il sindaco. Questa misura non vuole additare in nessun modo i cittadini di Nerola come untori, ma limitare e circoscrivere il ‘cluster’ che ad oggi sembra essere un cosiddetto ‘cluster di comunità chiuso’, ma sarà necessario verificarlo ulteriormente attraverso un’analisi epidemiologica più dettagliata“, ha detto l’assesore D’Amato. Quello di Nerola però non è l’unico contagio nato in una casa di riposo nel Lazio.

L’allarme nelle case di riposo

Le altre case di riposo colpite

Sono state colpite anche altre strutture per anziani. Un caso è scoppiato nella Rsa di Via Galeffi a Vallerano dove è morto un 82enne. Un altro focolaio si è acceso in una struttura di Guidonia. Un terzo caso, infine, si è verificato nella Rsa Madonna del Rosario a Civitavecchia dove sono 37 le persone positive. Al momento nessuno di questi comuni risulta isolato come Nerola, dove sono stati chiusi le fermate degli autobus e gli uffici pubblici, fatta eccezione per quelli essenziali e di pubblica utilità.