Sabato entrerà in vigore il nuovo Dpcm di gennaio con misure restrittive per contrastare il coronavirus valide fino al 5 marzo. Tra i provvedimenti previsti il blocco delle regioni, il coprifuoco, e la possibilità di recarsi perso un’abitazione privata una volta al giorno ed in massimo di 2 persone. Probabile riapertura dei musei in zona gialla.
Il nuovo Dpcm di Gennaio
Da un ultimo consiglio dei Ministri sono emerse le misure restrittive introdotte nel Dpcm di gennaio. Restrizioni a cui si aggiungerebbe l‘ulteriore stretta prevista se una regione dovesse finire in zona arancione o rossa. Al momento le regioni italiane a rischio zona rossa sarebbero 3 mentre 9 sono quelle che potrebbero diventare arancioni. Le regioni a rischio zona rossa sarebbero Emilia-Romagna, Calabria e Lombardia che attualmente ha un indice Rt giunto al 1,24. Tra le regioni a rischio arancione figurano Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto.
In ogni caso il nuovo Dpcm manterrebbe il blocco degli spostamenti tra regioni fino al 15 febbraio 2021. Spostamenti che potrebbero avvenire solo per motivi di salute, di lavoro o di necessità. È consentito inoltre il rientro in altre regioni presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Viene inoltre confermato il coprifuoco dalle 22:00 alle 5:00 in tutto il paese. Ulteriore stretta per i bar che non potrebbero continuare con l’asporto dopo le 18:00 per evitare assembramenti dovuti alla movida. Questa misure potrebbero essere applicate dal 16 gennaio al 5 marzo insieme alla possibilità di un’apertura dei musei nelle sole zone gialle. Sulla questione bar però è in corso una trattativa con le regioni che vorrebbero limitare il divieto d’asporto alle sole bevande.
Limitazioni negli spostamenti
Con il nuovo Dpcm di gennaio sono previste limitazioni agli spostamenti anche verso abitazioni private. Ci si potrà infatti recare presso un’abitazione privata una sola volta al giorno e al massimo in due persone. Nel conto non rientreranno i bambini al di sotto dei 14 anni. Potrebbe essere inoltre istituita una zona bianca per le regioni che si troveranno a livello di rischio basso con incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive.
Il governo ha infine prorogato lo stato di emergenza fino luglio anziché Aprile .La decisione è stata presa su invito del Comitato Tecnico Scientifico che ha valutato l’andamento della curva epidemiologica nel nostro paese evidenziando come ormai 13 regioni abbiano esaurito i posti letto nelle terapie intensive. Inoltre il CTS ha avvertito il governo che la campagna vaccinale “non può essere messa in pericolo con un aumento esponenziale dei contagi”.
Stefano Delle Cave