Coronavirus, brevettato un nuovo respiratore?

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Di Redazione Metropolitan

Due aziende italiane stanno brevettando un nuovo respiratore per fronteggiare l’emergenza sanitaria portata dal Coronavirus, la malattia virale arrivata dalla Cina che si è propagata velocemente in tutto il mondo. Soprattutto in Italia. La startup Isinnova sta realizzando alcuni prototipi attualmente in fase di test mentre l’azienda genovese Mestel Safety Srl si sta predisponendo per la produzione di dispositivi di protezione individuale basati sulle sue maschere da sub messe in commercio dalla catena Decathlon.

La scarsità dei dispositivi di protezione individuale ha portato le due aziende italiane a cercare vie alternative per sopperire alla mancanza di materiale nella lotta al Coronavirus. Due società, una bresciana ed una genovese, hanno deciso di tramutare le maschere da snorkeling in respiratori da utilizzare negli ospedali. Andiamo a conoscere i due progetti innovativi che potrebbe facilitare la vita del personale sanitario di tutta Italia.

Coronavirus, Mestel Safety Srl: “Pronti per il 31 marzo”

L’azienda di Genova ha deciso di trasformare in veri e propri respiratore le maschere messe in commercio dal brand Ocean Reef, venduto nei negozi di Decathlon. Luca Gamberini, direttore marketing della società, si è soffermato sul progetto spiegando a Sky TG24 il funzionamento del prototipo:

“I primi prototipi sono stati realizzati nelle scorse tre settimane, all’interno della sede genovese, con una stampante 3D. Una prima fornitura di 1.000 pezzi sarà stampata in 3D dalla HP in Lombardia. Lo stampo vero e proprio, con una capacità produttiva di 1.000 pezzi al giorno, dovrebbe essere pronto entro il 31 marzo. L’adattatore è già pronto per essere modificato per adattarsi a tantissime altre maschere da snorkeling full-face (gran facciali), come la Easybreath della Decathlon, per la quale abbiamo già disegno e prototipi, e molte altre, portando il numero di dispositivi, già presenti nelle case di molte persone a un numero davvero elevato. Abbiamo cercato di rendere l’adattatore adeguato a molteplici utilizzi: oltre a connetterlo ai respiratori, è anche possibile utilizzarlo privatamente, come una sorta di via di mezzo tra una FFP3 e una maschera. Le maschere possono essere igienizzate dopo l’uso, quindi non sono prodotti usa e getta, e proteggono molto bene naso, bocca e occhi”.

Il progetto di Isinnova

Non solo a Genova pensano alla trasformazione in respiratore della mascherina del Decathlon. Anche l’azienda bresciana Isinnova ha cominciato a muoversi in direzione dello snorkeling per aiutare la sanità nazionale contro il Coronavirus. Il team le ha realizzando dei primi prototipi che attualmente sono in fase di test presso due nosocomi bresciani. Ma come è stato possibile tutto questo? Grazie alla creazione della valvola Charlotte, prontamente brevettata. Isinnova ha fatto partire il progetto grazie al suggerimento di Renato Favero, ex primario dell’ospedale di Gardone Val Trompia.

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