Coronavirus a Napoli, risulta positivo il tampone dell’uomo tornato da Milano

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Di Redazione Metropolitan

Ora il Coronavirus arriva a Napoli, il terzo nella Campania, in precedenza due donne hanno riscontrato una positività al test del tampone, ora l’uomo è in isolamento.

Il primo caso di Coronavirus a Napoli, dove un uomo 45enne, del quartiere di San Carlo all’Arena, ha riscontrato una positività ai test del tempone

L’ennesima notizia di contagio del Coronavirus passa per Napoli, dove un uomo 45enne, dopo aver avuto una positività al test, è stato posto in isolamento precauzionale come da prassi. L’uomo, residente a Napoli nel quartiere San Carlo all’Arena in zona Piazza Carlo III, era di ritorno da Milano.

Non è il primo caso di contagio in Campania, prima di lui infatti due donne hanno riscontrato una positività ai test del tampone. L’Istituto Superiore della Sanità di Roma ha sottoposto ai test del tampone le due donne, una di 24 anni originaria del casertano ed una 25enne ucraina di stanza in Vallo della Lucania.

La donna di origine ucraina proveniva da Cremona, mentre la 24enne casertana proveniva da un’area della Lombardia. Recatasi a Cotugno la 24enne era stata rimandata perché non presentava sintomi del Coronavirus. L’uomo, in isolamento domestico, è in buona salute e non presenta sintomi gravi.

Scuole chiuse

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in risposta a tali eventi ha emanato un’ordinanza che prevede la chiusura delle scuole per tre giorni, che va dal 27 al 29. Le scuole interessate dall’ordinanza comprendono anche licei ed università di qualsiasi ordine e grado della Campania.

La chiusura delle scuole ha lo scopo di operare nei plessi scolastici ed universitari un’attenta disinfezione per evitare contagi e contaminazioni. Le scuole riapriranno il 2 marzo. Decisione vagliata già dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, decisione a cui gli altri sindaci del vesuviano hanno scelto di aderire.

Una situazione che richiede nervi saldi e procedure ben delineate. L’allarmismo può solo nuocere alla popolazione e dare vita a vere e proprie psicosi immotivate. Il virus non ha un tasso di mortalità elevato, pertanto bisogna solo attuare le norme igieniche che i nostri medici ci consigliano.

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