Dalla Croazia all’Irlanda, dalla Germania agli Stati Uniti, alcuni paesi invitano alla prudenza, altri cancellano viaggi in Italia per la paura del contagio di Coronavirus
Italia nella blacklist per il Coronavirus
La Croazia è stata la prima a bloccare le gite e i viaggi d’istruzione nel bel paese per evitare il contagio. Un gruppo di studenti di Pola, rientrato ieri da Venezia, è stato sottoposto ad isolamento domiciliare e ad un periodo di osservazione che durerà due settimane.
Anche per chi rientrerà da Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte è previsto un isolamento in ospedale se si presentano i sintomi dell’influenza. Nemmeno coloro che non li presenteranno, inoltre, potranno evitare un periodo di due settimane di controlli.
Il ministro della sanità di Israele, Yaacov Litzman, ha avvertito:
“Stiamo controllando per stabilire se l’Australia e l’Italia diventeranno paesi i cui arrivi in Israele devono essere isolati al loro ingresso nel nostro territorio. Non abbiamo timore di imporre l’isolamento d’autorità.”
Il direttore generale del ministero della sanità ha aggiunto poi:
“E’ stato deciso che ci sarà un avviso per chi è diretto in Italia, perché vediamo cosa succede lì. Nei prossimi giorni valuteremo se chi torna dall’Italia debba essere posto in quarantena per 14 giorni.”
Altri paesi, come la Germania, la Gran Bretagna e gli USA, hanno adottato invece una politica prudente ma meno estrema di paesi come Bosnia, Croazia, Irlanda, Israele, Macedonia e Serbia.
La Germania ha consigliato di informarsi presso l’ambasciata competente. La Gran Bretagna poi si limita ad un aggiornamento informativo sui siti per i viaggiatori. Gli USA, invece, hanno emanato un’allerta di livello uno per viaggiatori da e per l’Italia.
Pericolo economico per l’Italia
La presidente della Federazione Italiana Associazione Imprese Viaggi e Turismo, Ivana Jlenic ha affermato:
“La situazione è fuori controllo e di una gravità assoluta. Noi ci aspettiamo un intervento forte e mirato del Governo perché le imprese turistiche non possono essere lasciate da sole. Se crolla il turismo, non ce n’è per nessuno. Per stasera abbiamo organizzato una riunione con tutte le associazioni di tour operator e agenzia di viaggi da Astoi Confindustria ad Assoviaggi Confesercenti. Il settore si deve compattare per agire in maniera rapida.”
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