Coronavirus, in spiaggia con i plexiglass? La risposta dei balneari

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Di Redazione Metropolitan

Tutti abbiamo impresse nella mente le fotografie che girano da ieri e che ipotizzano un’estate al marre all’insegna del plexiglass, il materiale proposto per creare dei “separatori” tra gli ombrelloni. Questo per garantire il distanziamento social anche in spiaggia in vista dell’estate 2020 caratterizzata dal fatidico Coronavirus

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Ipotesi estate 2020 con i plexiglass – Photo Credit. Roma Today

Queste immagini sono frutto di un progetto della “Nuova Neon Group 2” di Serramazzoni. L’azienda di Modena ha provato ad immaginare il ritorno in spiaggia disegnando dei box in plexiglas. Tre pannelli lunghi, nella base, 1.5 metro che sommati arrivano quindi a 4.5 metri, e alti 2 metri. All’interno un ombrellone e due lettini. Un progetto che per quanto ambizioso appare di difficile realizzazione e che è stato subito criticato dai cittadini

Sui social i commenti sono unanimi “preferisco rinunciare”, “si farà una sauna”, “E in acqua che cambia?”. Pensieri leciti che pongono il grande problema della stagione estiva 2020, dato che l’economia è già molto provata e ora anche i balneari rischiano di non poter ripartire o di subire delle perdite gravissime

A tal proposito si è espresso Andrea Defonte, presidente del comitato balneari di Ostia, a RomaToday ha scansato l’ipotesi dei plexiglas in spiaggia

Quella di costruire delle barriere temporanee che dividono gli spazi, è una soluzione impensabile per noi. Quelle immagini le abbiamo viste anche noi sui social e sui giornali, ma nessuno ce le ha mai proposte concretamente. Non ne sappiamo nulla, ma di certo non ci trovano d’accordo

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Controlli in spiaggia – Photo Credit: Cosenzapp

Un’ipotesi che sembra convincere tutti invece è quella degli steward per garantire la distanza di sicurezza tra i bagnanti e nei bar, tavole calde, bagni.

Che siano steward o bagnini, poco importa. Certamente siamo disposti a mettere nostri operatori a verificare che in cabina si entri uno alla volta, così come eventualmente negli esercizi commerciali come bar e ristoranti vengano fatti ingressi contingentati o turnazioni

Afferma Franco Pertini del Sindacato Italiano balneari. Certo i dubbi restano ancora tanti, primo fra tutti sarà possibile fare il bagno senza rischi? Anche in spiaggia dovremo indossare le mascherine? E come controllare le spiagge libere? Insomma, per quanto speriamo in una ripartenza della attività il prima possibile, la questione spiagge ci sembra molto complicata. E voi che ne pensate?

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