Attualità

Cosa cambierà nella Fase 2 in Italia

Dal 4 maggio comincerà la fase 2 che riguarda il CoronaVirus. C’è chi è rimasto deluso, chi è contento di questa misure ancora stringenti, chi invece già si è ingegnato a capire quali siano effettivamente i reali cambiamenti. Ecco, proprio su questo, per quanto riguarda il car sharing, proviamo a fare il punto della situazione, partendo da ciò che è impossibile fare, con qualsiasi mezzo.

Spostamenti tra le Regioni non consentito

Continua a non essere affatto consentito lo spostamento tra le Regioni, se non per motivi di lavoro o, comunque, di estrema necessità, come la salute. Su questo punto, quindi, non c’è alcuna differenza tra la fase 1 e la fase 2.

Resta, inoltre, ancora in vigore l’uso della certificazione per giustificare i propri spostamenti. E, comunque, sempre mantenendo le distanze.
Quindi, in altre parole, se pensavi che ti potessi muovere senza alcun problema, ad esempio, dalla Campania all’Umbria, giusto per citare due regioni a caso, sei fuori strada.

Cosa succede per la mobilità interna

Si sta pensando a una nuova mobilità, che punti molto su un uso alternativo dell’auto. Ad esempio, pensare a una macchina elettrica o, comunque, a nuove forme di utilizzo della macchina. Anche perché, rispetto al passato, è possibile condividere più facilmente l’uso del veicolo con altre persone

Andando più nel dettaglio, infatti, possiamo vedere come il car sharing può essere un’opportunità importante, così come il noleggio a lungo termine.

Da questo punto di vista è possibile addirittura pensare a una nuova modalità di car sharing o, comunque, di un nuovo utilizzo dell’auto. Magari, meno persone si affideranno all’acquisto dell’auto e preferiscono condividerla o, comunque, fittarla.

Ecco, questo è il punto: un’alternativa valida al Car Sharing è il noleggio di un’auto a lungo termine, in questo modo pagherai una piccola rata mensile per un certo numero di mesi (da scegliere alla stipula del contratto) e viaggerai in totale sicurezza. Il risparmio è anche economico. Sì, perché la rata è davvero molto ridotta – dipende ovviamente dal veicolo che prenderai – e, quindi, in tempi di crisi economica dovuta proprio al Coronavirus è sempre preferibile trovare una qualche formula per poter risparmiare.

Anche perché, come vedremo nei prossimi paragrafi, gli spostamenti non sono praticamente (quasi) mai consentiti.

Questione parenti

Qui sembra che qualcosa sia cambiato. È possibile, infatti, andare a trovare i parenti stretti all’interno della stessa regione. In questo caso, però, valgono le stesse regole che c’erano prima: se si va a trovare un parente stretto (nipoti dai nonni, figli dai genitori) con un convivente, allora è possibile che quest’ultima si segga vicino a te. Mentre se non è un convivente allora deve sedersi dietro e, comunque, garantire la distanza di sicurezza.
Non mancano, ovviamente, alcune limitazioni: non sarà possibile fare party in casa, ad esempio.

Questione lavoro

Qui la mobilità sul fronte lavoro potrebbe farsi più intensa. Ecco perché:

  • Verranno aperte numerose attività rispetto al periodo della fase 1 che, inevitabilmente, nel corso dei gironi andranno a pieno regime.
  • Bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri potranno riaprire dal 1° giugno rispettando, però, alcune norme in base a dei specifici protocolli e step che, poi, verranno approfonditi nelle prossime settimane. Anche perché per sanificare un bar, ad esempio, c’è bisogno che una persona vada a farlo. E, probabilmente, non soltanto una.
  • Alcuni esercizi commerciali al dettaglio, inoltre, riapriranno dal 18 maggio. Anche qui, stesso discorso. Devono rispettare dei protocolli di sicurezza e, quindi, potrebbero esserci più auto che si muovono. Auto che potrebbero cominciare a crescere di numero dal 18 maggio via via aumentare per arrivare poi (si spera) a giugno in una vita semi-normale.

Funerali e messe

Questa è una novità importante. Non c’è cosa più brutta per un parente di una persona deceduta di non poter dare l’ultimo saluto a chi non c’è più. Ebbene, i funerali all’aperto sono consentiti fino a un massimo di 15 persone e, preferibilmente, a distanza di sicurezza.
Per le messe, proprio per evitare assembramenti, è necessario che nei prossimi giorni ci siano dei protocolli ad hoc in modo che possa essere garantita la celebrazione nella massima sicurezza.

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