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Ottobre 22, 2024, martedì

Cosmetica: il trend “Safe beauty” come motore della ripresa

È un settore cosmetico in grande evoluzione quello post-pandemia. A trainare la ripresa del mercato sarà la Safe Beauty, un trend innovativo in cui salute e bellezza sono strettamente connesse.

Un consumatore sempre più attento a salute e bellezza con Safe Beauty

Il settore durante la pandemia ha incontrato sicuramente non poche difficoltà. Ad oggi si riscontra una contrazione dei consumi -12,8% rispetto al 2019, con un calo del 9,6% sul mercato interno e del 16,5% sulle esportazioni (fonte Cosmetica Italia). Ma a trainare la ripresa del mercato non c’è dubbio che sarà il trend della Safe Beauty, che mixa in un connubio perfetto l’interesse per la salute e la bellezza.

I consumatori, infatti, sono diventati sempre più attenti e informati. Oggi chiedono e acquistano praticamente solo “prodotti trasparenti”, per i quali possano avere la garanzia dell’origine e della qualità delle materie prime; ricostruire la storia in ogni fase della produzione, così come l’autenticità e la reputation di un brand.

Allo stesso modo, oggi, tra i principali fattori critici di successo c’è la sostenibilità end-to-end della filiera, sia delle materie prime utilizzate, sia dei processi produttivi e le caratteristiche dell’imballaggio

Positivo lo scenario cosmetico online, ma non privo di rischi

La pandemia, poi, ha visto incrementare le vendite online in tutto il mondo, e il trend è in continua crescita. L’e-commerce è cresciuto del 42% rispetto all’anno precedente e durante il lockdown il 70% delle persone ha acquistato cosmetici online per la prima volta nella vita (fonte Cosmetica Italia). Uno scenario, quello dell’online, che aumenta i rischi per il settore della cosmesi in termini di contraffazione e proliferazione di mercati paralleli, con ripercussioni sulla reputazione del marchio e sulla fiducia del consumatore. 

Ecco perché occorre offrire ai consumatori, ma anche alle aziende e ai brand del comparto, garanzie di sicurezza e di protezione sempre più stringenti.

Il lavoro del Gruppo Antares Vision

Con un know how di oltre vent’anni, il Gruppo Antares Vision propone a produttori e marchi soluzioni innovative per l’ispezione visiva automatica. Quest’ultima garantisce qualità, sicurezza e integrità totali per i prodotti cosmetici, grazie a un controllo accurato di ingredienti, processi produttivi e imballaggio). Il Gruppo si occupa della tracciabilità end-to-end (che consentono di tracciare l’intero ciclo di vita di un prodotto) e la gestione intelligente dei dati (per massimizzare l’efficienza produttiva e l’esperienza del consumatore). 

Attraverso la tecnologia si può garantire la trasparenza della supply chain e un più elevato standard di sicurezza ed efficienza per i brand e per i consumatori finali. Il concetto di Trustparency, coniato da Antares Vision, ne rappresenta il valore: costruire un rapporto di fiducia attraverso la trasparenza dei prodotti, della supply chain, e della condivisione delle informazioni. 

“L’innovazione e la ricerca sono senza dubbio i due fattori chiave alla base dello sviluppo dell’industria cosmetica negli ultimi anni. Il miglioramento costante della qualità e della trasparenza dei prodotti che usiamo quotidianamente per la cura della persona sono il frutto di studi e dell’implementazione di nuove tecnologie per l’ottimizzazione dei processi e della gestione della supply chain. Per continuare a essere competitivi sui principali mercati internazionali, il processo di digitalizzazione rappresenta il vero asset. Bisogna raccogliere i dati, trasformarli in informazioni ed elaborarli affinché possano dare valore. Il risultato è uno standard più elevato per sostenibilità, ottimizzazione delle risorse e sicurezza del consumatore” afferma Emidio Zorzella, Presidente e AD del Gruppo Antares Vision.

La qualità e la storia di un prodotto, le informazioni relative alla filiera, così come la reputation di un brand sono aspetti fondamentali su cui le aziende cosmetiche devono puntare per costruire una relazione forte con i consumatori finali. E, insieme, sono le leve per consentire una rapida e solida ripresa del settore.

Gaia Radino

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