Costantino Della Gherardesca, insieme al critico d’arte Francesco Bonami, con l’appuntamento settimanale dedicato all’arte contemporanea
Arte come viaggio, utopia e spazio d’ascolto e di visione. Costantino della Gherdesca, collezionista e volto celebre della tv, apre da giovedì 18 febbraio, on line, su tutte le piattaforme, un nuovo programma in formato podcast, Artefatti. Una nuova finestra per scoprire, discutere, descrivere quello che offre il panorama dell’arte contemporanea. Con lui, il critico d’arte Francesco Bonami. Artefatti, precisa Della Gherdesca, vuole essere soprattutto un utile strumento per orientarsi nel variegato mondo delle espressioni artistiche contemporanee, dove non è tutto oro ciò che brilla.
Costantino Della Gheradesca e Francesco Bonami per una divulgazione sull’arte di qualità
Finalità principale, il piacere della scoperta – spiega poi Bonami in un’intervista rilasciata all’ agenzia Ansa – di artisti sconosciuti in Italia e conosciuti all’estero, scavalcando chiusure e provincialismi che da tempo caratterizzano i media italiani. Non solo Bansky, quindi, ma anche tanto altro e, soprattutto, le coordinate per distinguere le bufale dai maestri.
Costantino Della Gherdesca su Bansky: “E’ un grafico pubblicitario, non un artista”
Proprio a proposito del famoso street artist Bansky Costantino Della Gherardesca, è lapidario: “E’ riuscito a guadagnare un sacco dis soldi ma non ad entrare nel Gotha dell’arte e credo che per questo sia molto amereggiato. D’altronde – prosegue Della Gherardesca – ci sono artisti molto più bravi di loro che non hanno altrettanta visibilità.
Ecco, la nostra trasmissione vuole aprire gli occhi, ad esempio, su tanta arte, soprattutto di tipo concettuale, che in Italia non viene minimamente considerata. Come avviene, ad esempio, in Germania. Un esempio di arte concettuale: andare a letto con un collezionista d’arte. Che rappresenta il compromesso a cui chi fa arte deve scendere per stare sul mercato con le sue opere”.
Puntata di apertura dedicata alla outsider art
Non manca una vena polemica anche da parte di Bonomi quando afferma che “La divulgazione della migliore arte contemporanea che si fa all’estero in Italia non si fa, perché siamo provinciali, come in tv, dove ci sono sempre le stesse persone, e sempre la stessa soap opera politica italiana”.
Il 18, puntata d’esordio, sarà dedicata alla outsider art, arte degli emarginati. 10 le puntate in programma ogni giovedì.
Anna Cavallo