Cotechino e lenticchie, ecco il sovrano del Capodanno: perché si mangiano?

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Di Andrea Mari

È il re incontrastato dell’ultima cena dell’anno che volge al termine. Gli italiani non ci rinunciano praticamente mai: ecco perché questo piatto è tipico nei cenoni del 31 dicembre.

Il cenone del Capodanno non è tale senza la presenza, a tavola, del famigerato piatto della tradizione italiana: parliamo, ovviamente, del cotechino e lenticchie. Un vero e proprio evergreen intramontabile che traghetta, come il buon Caronte nella “Divina Commedia“, tutte le anime nel passaggio tra il vecchio ed il nuovo anno. Tra fuochi d’artificio, trenini, vini, spumanti e fritti, spicca costantemente questo famoso piatto verso la mezzanotte che apre ufficialmente i neonati dodici mesi che verranno.

Una pietanza che fa parte della nostra tradizione gastronomica capace di legarsi con una delle festività più sentite in Italia. La domanda sorge davvero spontanea: come mai si mangiano cotechino e lenticchie nella notte a cavallo tra il 31 dicembre ed il 1 gennaio del nuovo anno? Scopriamo insieme le radici di questa antichissima usanza.

cotechino e lenticchie

Cotechino e lenticchie: il must di Capodanno direttamente dal passato

Tutti noi lo mangiamo, con gusto, per terminare ufficialmente il famoso cenone di Capodanno. In pochi conoscono, però, il motivo che spinge cotechino e lenticchie ad esser presente su tutte le tavole degli italiani nell’ultima notte dell’anno. La tradizione affonda le sue radici da molto lontano, addirittura dai tempi degli antichi Romani: in quell’epoca storica, era tradizione mangiare lenticchie, perché simili alle monete d’oro e pertanto ritenute simbolo della prosperità.

Con il passare degli anni la tradizione è leggermente mutata: si usava, infatti, regalare un portafogli pieno di lenticchie per augurare un buon inizio d’anno al ricevente. Come ai tempi dell’antica Roma, anche nei giorni moderni questo legume è simbolo di ricchezza e prosperità. Mangiandole a Capodanno, poi, s’intensifica la possibilità di essere baciato dalla celeberrima Dea Fortuna. La figura mitologia è pronta a far gioire, secondo tradizione, chiunque ingurgiti le lenticchie (con cotechino d’accompagno) dopo il famoso brindisi di mezzanotte.

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