Al Meeting di Rimini il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra ha chiesto l’obbligo di vaccinazione non solo per i lavoratori ma per tutti i cittadini. Chiede invece fiducia negli italiani il sottosegretario alla Salute Andrea Costa per il raggiungimento dell’obiettivo dell‘80% di cittadini italiani vaccinati a settembre

La Cisl e l’obbligo di vaccinazione per tutti

Anche al Meeting di Rimini è esplosa la questione sull’obbligo della vaccinazione come strumento per combattere il contagio da Covid. Favorevole ad una scelta in questo senso è il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra. “L’unica via per portare fuori il nostro Paese dalla tempesta dell’emergenza sanitaria resta il vaccino: chiediamo al Governo e al Parlamento di assumersi per intero le loro responsabilità, approvando una legge che introduca l’obbligo vaccinale, non solo per tutti i lavoratori ma per tutti i cittadini italiani”, fa sapere Sbarra. Una scelta che riguarderebbe tutti i cittadini italiani è che se presa potrebbe riflettersi anche sul Green pass.

Le posizioni del governo italiano

“Dobbiamo confidare nel senso di responsabilità degli italiani, avendo come obiettivo oltre 80% di vaccinati entro fine settembre, ora siamo al 67% con un calo fisiologico per il mese di agosto. I numeri fanno ben sperare: se poi dovesse emergere il problema che l’obiettivo fissato non è raggiungibile, allora si potranno fare nuove valutazioni”, fa sapere il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. In questo caso, per Costa, “l’obbligo di vaccinazione per tutti i lavoratori sarebbe l’ultima decisione da prendere in considerazione”. Dal canto suo il ministro del Lavoro Andrea Orlando si è detto “favorevole a esplorare tutte le soluzioni che consentano di mettere il più possibile in sicurezza gli italiani”. Al momento però la posizione resta quella del senso di responsabilità richiamato, all’apertura del Meeting di Rimini, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Stefano Delle Cave