
Musica, cinema, discipline orientali e molto altro in un’esplosione di cultura per il ventennale del Teatro India, sul Lungotevere Vittorio Gassman di Roma.
Nell’immaginario collettivo, l’inaugurazione di un teatro è costituita da giornalisti, curiosi, aspiranti addetti ai lavori e invidiosi che assistono all’ingresso trionfale di registi, produttori, attori, autori e coreografi. Il palcoscenico, per l’occasione, diventa simbolo materiale della differenza fra chi presenta e chi assiste; infine, è solito un rinfresco organizzato da un servizio catering nel foyer. Il Teatro India spezza quest’immaginario, forte di due validissime motivazioni.


India tra storia, struttura e spirito
La prima motivazione riguarda la storia del luogo: una fabbrica abbandonata che, nel settembre del 1999, si trasforma in teatro. La seconda motivazione è evidente: non si tratta di una semplice inaugurazione di un teatro, ma del suo ventennale. I festeggiamenti sono stati aperti nel pomeriggio di sabato 21 settembre e conclusi nella tarda mattinata di domenica 22. Il personale è tipico di ogni teatro convenzionale, comprese le maschere; è la struttura e lo spirito a fare la differenza.

Il dress-code: tutti insieme
Tra offerte di ogni tipo, dalla consulenza filosofica al taglio di capelli, se i festeggiamenti affondano le proprie radici nel piccolo museo allestito all’interno della “Indiateca”, il cuore pulsante del Teatro India è nell’allestimento più innovativo della festa: l’accampamento. All’ingresso dell’area un cartello cita: “Luogo della notte inoltrata, del riposo, d’incontro della città sognata e della contemplazione del cielo, dove preparare il cibo insieme, dove prendere parola, occupare un centro sbilenco, cantare e abitare l’aperto come fosse la nostra casa espansa”; all’interno della stessa, una schiera di tende perché gli avventori possano pernottare e proseguire i festeggiamenti fino a notte fonda e riprenderli l’indomani. Insomma: la condivisione dei saperi e delle esperienze è la vera formula d’interazione, ecco perché il dress-code è “Tutti insieme”.



La fusione di cinema, musica e discipline orientali è quanto più indicato per l’inaugurazione di un teatro come l’India, realtà che richiama in modo ancestrale l’origine del teatro, un luogo che per indole naturale rappresenta l’unione delle arti, delle forze, delle volontà e dei sentimenti nel perseguimento di un unico grande scopo: tutelare l’anima del popolo.