Sono il cuore pulsante della tifoseria giallorossa, un gruppo organizzato che è diventato nel giro di qualche stagione una costante ed una certezza per i Mammuth. Il sabato colorano gli spalti e sostengono a gran voce la loro squadra con passione e determinazione.
Stavolta non inizierò con una citazione, ma con un vero e proprio inno, una frase che per chi conosce e segue i Mammuth sente echeggiare in ogni gara che si disputa al Palamunicipio. Il martedì ormai è un appuntamento fisso con lo Speciale dedicato alla squadra giallorossa, articoli che ci fanno entrare all’interno della squadra ci svelano qualche retroscena raccontandoci più da vicino tutto ciò che accade nell’ambiente della formazione romana. A volte però ci si concentra sul campionato, sulle dinamiche di gioco ed i giocatori e ci si dimentica del fatto che intorno a tutto ciò ci sono dei co-protagonisti, anzi spesso rubano meritatamente la scena diventando il fulcro dello spettacolo. Già, perché a volte lo spettacolo si sposta dall’interno della pista agli spalti che rumorosamente vibrano sotto i piedi saltellanti e trepidanti dei tifosi capitolini: i CUMR!
Esso non è altro che l’acronimo di Commando Ultra Mammuth Roma, un gruppo di ragazzi nato quasi per sbaglio o noia, ancora non lo abbiamo capito bene, ma divenuto negli anni una parte integrante dei Mammuth, un gruppo di fedelissimi in grado di scaldare il sabato più gelido del Palamunicipio. In questi anni hanno dimostrato attaccamento ai colori, spesso, anzi troppo spesso, anche quando le cose non andavano per il verso giusto. Ci sono stati nell’anno della promozione, quando hanno cantato e festeggiato per una stagione intera provando a trascinare anche agli altri tifosi, quelli più miti, a sostenere la squadra un classico stile Ultra. Hanno regalato canzoni e sorrisi ai giocatori quando la serie A non era tenera, non arrivavano vittorie, ma solo magre sconfitte, eppure loro erano li ad intonare cori con tutta la voce e la forza che avevano in petto. Lo scrivo anche da giocatore, in quei momenti il cuore batte, senti l’adrenalina che scorre e non è per la partita in sé, ma per quella spinta che ti arriva da fuori, quell’immenso orgoglio che ti pervade e ti spinge a dare il massimo. Spesso sopra le righe, irrequieti e scalmanati, ma una tifoseria organizzata che pochissimi possono vantare. Li senti arrivare, subito dopo appare l’enorme ed immancabile bandiera giallorossa che inizia sventolare, partono le prime canzoni, vengono intonati i primi cori ed il Palamunicipio non è più lo stesso, si veste a festa ed il rumore del disco che impatta sulle balaustre o il fischio dell’arbitro quasi non si sentono più. In quel momento noi che siamo in pista ci sentiamo abbracciati, ci sentiamo sorretti. I CUMR ci mettono la voce, ed il cuore, noi non possiamo che metterci il carattere e provare a regalare loro la cosa che vogliono e meritano di più in assoluto. La vittoria.
Anche in questo mese i Mammuth stanno continuando a scendere in pista per giocare tra loro in un Palamunicipio infuocato dal sole giornaliero e le temperature estive che ormai attanagliano la capitale, ma quella pista non potrà mai scaldarti da dentro come il sabato di campionato quando indossi quella maglietta e attaccati alla balaustra ci sono loro a cantare,
Roma è così, passione e sofferenza, ma d’altronde si sa, dove c’è amore c’è sempre tumulto e noi vorremo che questa passione non si assopisca mai e….quel che sarà sarà.