Cyberbullismo su Fortnite, ma non solo!

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Di Redazione Metropolitan

Bastano due ingredienti per rendere un video virale su internet in ambito videogames e cyberbullismo: Un Gamer e una madre inferocita per il trattamento riservato a suo figlio. Ma ci sono dei limiti….

E’ Diventato virale in poche ore, un video che mostra uno scontro verbale tra una madre e un ragazzo che sta giocando a Fortnite. Tralasciando il discorso di “impatto generazionale”, ci si interroga sempre su chi sia il bullo e su chi sia la vittima.

L’indignazione della madre in questione avviene per un “furto” subito dal figlio in game. Da qui parte la “difesa” materna, corredata da insulti, omofobia, razzismo, misoginia e tutto il repertorio che la signora avesse in mente.

Il gamer che subisce la “difesa” cerca di stemperare, ma la mamma continua a inveire e insultare a ruota libera; fortuna ha voluto (per il gamer) che il tutto sia successo verbalmente, data la reazione di questa signora. Spiegando ciò però vogliamo soffermarci su quello che spesso succede sul web e nel mondo del gaming online collegato al cyberbullismo

Il gaming online può essere cattivo

Se spesso i gamers sono “dispettosi” tra di loro, creando a volte un forte impatto anche emotivo sul povero mal capitato (cyberbullismo allo stato puro), qui la situazione si rovescia. Il bullo diventa vittima, la mamma diventa il carnefice e si grida allo scandalo.
Il comportamento della signora, oltre a dimostrare nel video la sua non competenza del campo videoludico, rende tutto più inquietante. Questo perchè in difesa del proprio figlio, insulta un gamer (un minore verosimilmente) rendendola a sua volta la bulla di turno.

Tutti odiamo queste pratiche e il bullismo in generale, soprattutto in ambito internet, ma il comportamento di questa signora supera il limite: Qua si parla di educazione, di moralità. Non sappiamo se il figlio ha già subito questo tipo di comportamenti, ma reagire in questo modo crea ulteriori problemi in un contesto che già soffre di questo tipo di cose.

Se prima di reagire ci rendessimo conto che nostro figlio non fosse abbastanza “forte” caratterialmente, proteggerlo o preservarlo da questo tipo di trattamenti (e dallo stesso contesto online) sicuramente lo aiuterebbe. Non sappiamo oltre quello che abbiamo visto in video. Il fatto che sia stato caricato su youtube, rende tutto più degradante.

Cyberbullismo Fortnite
Photo Credits: Web

Riflessioni Finali…Diventiamo consapevoli sul cyberbullismo

C’è chi ci può ridere su: io non ho riso, per nulla. E non riderei mai di queste vicende, semplicemente perchè non vorrei fossero mai pubblicate o condivise. A ragione o torto, anche condividere il video può portare a odio o bullismo, e sempre nei confronti del figlio della signora, o della signora stessa.

Perchè il mondo di internet è stupendo, ma può essere tiranno, malsano… Impariamo a proteggere i nostri figli o noi stessi in questo mondo di squali. Non siate bulli, ma siate forti. Perchè purtroppo accade, e accadrà ancora.

Non metterò il video dell’accaduto in questo articolo perchè non voglio divulgare o alimentare questo tipo di pratiche, voglio solo far riflettere tutti noi internauti e gamers: proteggiamo chi è più debole, non rendiamoci bulli per una cosa che non ci rende “grandi”. Ma solo piccoli e miseri.

Per sentirsi forti basta giocare, imparare a conoscere i contesti pericolosi e sorridere insieme ai nostri amici Online.

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