Da oggi l’Italia è zona arancione: cosa si può fare e cosa no

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Di Redazione Metropolitan

Da oggi, 28 dicembre, e fino alla mezzanotte del 30 dicembre, l’Italia torna in zona arancione. Riaprono i negozi (non solo quelli alimentari) e sarà possibile spostarsi, all’infuori del coprifuoco 22-5, senza autocertificazione. Sarà possibile andare a trovare parenti e amici senza le restrizioni sperimentate dal 24 al 27 dicembre.

Continua a rimanere in vigore il coprifuoco tra le 22 e le 5, ma prima dell’entrata in vigore della limitazione si potrà circolare all’interno del Comune senza autocertificazione. Ci si potrà spostare dai piccoli comuni sotto i 5000 abitanti e nel raggio di 30 chilometri anche se questo significa uscire dalla propria regione (c’è comunque il divieto di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia): conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali.

L’autocertificazione è necessaria solo per spostamenti all’interno del comune tra le 22 e le 5 (l’orario del coprifuoco) o per giustificare spostamenti al di fuori del comune e/o della regione per motivi di necessità, lavoro, salute.

Sarà possibile spostarsi liberamente, fra le 5.00 e le 22.00, all’interno del proprio Comune: conseguentemente sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti (sempre con moderazione, visto che le feste, anche private, restano vietate) entro tali orari e ambiti territoriali (senza quindi le restrizioni sperimentate dal 24 al 27 dicembre). Negli stessi giorni sarà possibile anche, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, in un Comune diverso dal proprio, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.

Riaprono i negozi (non solo quelli di alimentari e beni di prima necessità), con la possibilità di tenere alzate le saracinesche fino alle 21 (orario lungo per evitare assembramenti dovuti a un orario più ristretto di attività). Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili.

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, restano aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario.

Ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano. È consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Non è consentita l’attività turistica fuori regione.

Restano sempre sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Restano vietati anche i mercatini di Natale.Gli impianti per sciatori amatoriali restano ancora chiusi come pure restano sospese tutte le crociere in partenza, scalo o arrivo in porti italiani.

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni (con accessi contingentati, divieti di assembramento e rispetto del distanziamento)

Si può fare attività motoria anche lontano da casa (non nei pressi dell’abitazione come in zona rossa dal 24 al 27 dicembre), ma senza uscire dal proprio comune. Per attività motoria si intende in sostanza una passeggiata, con l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento di almeno un metro. Si può fare attività sportiva come corsa o bicicletta senza mascherina (distanziamento di due metri), ma solo in forma individuale e all’aperto (i parchi sono aperti).