Fuori ora la nuova serie Netflix “Dahmer – Mostro”, che racconta la vita e i crimini di Jeffrey Dahmer, serial killer americano che terrorizzò gli Stati Uniti tra anni ’80 e ’90. Che i serial killer fossero uno degli argomenti più amati – forse per la loro natura deviante e antisociale – dal grande e piccolo schermo è cosa nota a tutti. E un po’ mancava la presenza – rassicurante? – di uno dei più mostruosi e selvaggi serial killer di tutti i tempi. Meglio noto come “il cannibale di Milwaukee” o “il mostro di Milwaukee”, il violentatore e assassino seriale mieté 17 vittime, attraverso atti di inspiegabile e ferina malvagità. Un’altra serie che vuole far luce sulla devianza psicologica dietro l’apparente inspiegabilità della violenza cannibalica di Dahmer e sul suo modus operandi che ha ispirato i grandi classici dell’horror e dello splatter.

Su Netflix la nuova serie che racconta la brutalità del Mostro – Jeffrey Dahmer, e perché i serial killer ci affascinano così tanto

La nuova miniserie di 10 episodi targata Netflix racconta le brutalità del serial killer del Wisconsin, passando per le complicate indagini di polizia, gli errori giudiziari, l’arresto e la morte del “mostro”. La serie analizzerà – con una giusta dose di finzione – il passato di Dahmer, costretto a reprimere la sua omosessualità con l’alcolismo e sfogandola in una serie turbinosa e violenta di omicidi, sevizie e atti di efferato cannibalismo. Nel cast dell’adattamento seriale del regista Ryan Murphy (Glee, American Horror Story) vedremo Evan Peters, Richard Jenkins, l’attrice premiata con un Emmy Niecy Nash. Dal primo omicidio alla serialità: ma come mai abbiamo una così profonda fascinazione per i serial killer?

Secondo Bret Easton Ellis, l’autore del romanzo American Psycho (ben più famoso il suo adattamento cinematografico, con uno stupendo Christian Bale nei panni di Patrick Bateman), il nostro occidentalissimo gusto dell’orrido e del grottesco dipende completamente dalla natura “consumistica” del loro agire. Per Ellis, il serial killer è il consumatore per eccellenza. E’ il protagonista di un circolo vizioso di uso e abuso, di reiterazione maniacale e senza sosta. Consuma e getta via, uccide e ne vuole ancora. Incapace di appagare il proprio istinto, che scopre per curiosità o per errore, il serial killer è in ciascuno di noi. Adoriamo le indagini perché gettano una profonda analisi sul nostro agire, sul perché compiamo un atto di follia che è la follia – legale – della dipendenza dal consumo. Dahmer è un nostro morboso ritratto allo specchio. Sta a noi decidere di guardarlo fino in fondo. Su Netflix, magari.

Alberto Alessi

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