Una Dakar 2022 Moto dai colpi di scena. Tante le soprese nella categoria delle due ruote, in una spericolata e affascinante gara che regala sempre soddisfazioni ai suoi tifosi. Oggi la quarta tappa di questa folle stagione Dakar, con clamorosa prima vittoria in carriera per Joaquim Rodrigues. Un grande traguardo per il portoghese che porta anche un primo glorioso trionfo alla Hero. Messo così a segno un primo e decisivo salto per il gruppo indiano, grazie anche a una speciale accorciata di 100 km per via della pioggia. Addio quindi anche all’attesa seconda parte della Tappa Marathon, priva di assistenza a cavallo. Una riduzione del percorso che non ha però risparmiato le emozioni del rally più famoso al mondo. Preceduto da Rodrigues, Toby Price. A brillare anche Mason Klein e Skyler Howes.

In vetta alla quarta tappa della Dakar 2022 Moto, Rodrigues

In vetta alla quarta tappa della Dakar Joaquim Rodrigues, che ha sbaragliato tutti gli altri nell’accesa e accanita competizione di Al Qaisumah. Risultati in parte dovuti alle stesse condizioni meteo. La copiosa pioggia degli ultimi giorni in quest’area dell’Arabia Saudita, ha infatti spinto la direzione gara a rinunciare non solo al regolamento Marathon, con assenza di assistenza a cavallo per due tappe, ma anche a una parte del percorso. La prova, con riduzione di 100 km, è quindi durata appena 255 km. Trattandosi di un rally, imprevisti del genere non sono certo da escludere. Nulla da togliere del resto neanche al merito di Rodrigues, che ha così rimediato all’errore di navigazione della prima tappa ottenendo una grande soddisfazione per sé e per il suo team.

Incredibile l’ultimo sorpasso di Price, sotto di 1’03”. Comunque da non sottovalutare l’australiano della KTM. Da tenere sotto osservazione infatti il vincitore Dakar 2016 e 2019 che, ripreso dal disastro della prima tappa, sembra avere ormai da qualche giorno assunto un più che notevole ritmo, ora persino a ridosso della top 10. Una caccia alla vittoria anche per Price, con tutte le carte per ottenerla, piazzatosi oggi secondo dopo essere scattato per quinto.

Insidioso l’inseguimento del portoghese di Daniel Sanders, fino alla sua stupefacente vittoria nel tratto conclusivo. Nessuna terza vittoria quindi per l’ex leader Sanders, dopo un andamento vincente di gara. Caso che lascia spazio a diverse possibili cause, visto anche, oltre alla penalità di 10 minuti di ieri, un riscontrato calo di energie. Arretrato così il pilota della GasGas alla quinta posizione a 8’54”, un gap che fa notare come senza la penalità l’australiano sarebbe stato al comando della corsa. Alle spalle di Sanders poi la Yamah di Andrew Short e la Honda di Ricky Brabec.

Spiccano nella quarta tappa della Dakar Mason Klein e Skyler Howes. Rimane ancora al comando Sam Sunderland

A spiccare oggi Mason Klein, che ha staccato terzo, con un ritardo di 1’14”. Sicuramente confermate però dall’americano ottime capacità di navigazione, fondamentali per la categoria. Buona anche la prestazione di Skyler Howes con la sua Husqvarna, anche lui pronto per arrivare alla vittoria finale, con una quarta posizione in classifica generale. Tra tutti, rimane però ancora al comando Sam Sunderland con la GasGas, costretto qui a partire per secondo, non riuscendo a fare meglio del 17° tempo. Mantenuto comunque il primato dall’inglese, pagando solo 7’30”, anche se non sono sicuramente da sottovalutare ora i 4” che lo separano da di Adrien van Beveren con la Yamaha, ora a un gap ridotto con 4’43”.

Per quanto riguarda gli altri piloti, passi avanti fatti anche da Matthias Walkner, ora a 1’30” dopo il 10° tempo di tappa, terzo e primo tra i piloti KTM. Sesto Lorenzo Santolino, prima di Pablo Quintanilla, con una prova decisamente al di sotto dei livelli delle prime due giornate. A seguire Kevin Benavides, capace di ridurre a 17’45” il gap della sua KTM. Ad aumentare il distacco invece Joan Barreda, con vari problemi dopo la vittoria di tappa di ieri, 28° della sua carriera. Nonostante dovesse oggi aprire la pista, il pilota della Honda ha avuto alla fine il 24° tempo a 10’32”, arretrando nella generale 11° a 23’27”.

Tra gli italiani, tornato dopo il ritiro di ieri Danilo Petrucci, con una penalità di 11 ore. Non se ne parla quindi di classifica per lui, un vero peccato l’incidente di ieri. Non si perde comunque d’animo il ternano, oggi con il 22° tempo e un ritardo di 9 minuti. Oltre a lui, Paolo Lucci, esordiente con un ritardo di 16 minuti con 30° posto nella classifica generale. Al comando invece della Original by Motul, classifica per i piloti senza assistenza, Arunas Gelazninkas.

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Liliana Longoni

(Credit foto – pagina Facebook Hero MotoSports)