D’Alema e le armi in Colombia, svelati nuovi documenti: stasera a Striscia la Notizia

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Di Redazione Metropolitan

Questa sera a Striscia la Notizia ancora D’Alema e le armi in Colombia, spuntano nuovi documenti; e ancora, Enrico Lucci e il non ruolo dell’Italia nei negoziati. Ecco le anticipazioni.

D’Alema, le armi in Colombia e i nuovi clamorosi documenti

Questa sera a Striscia la notizia si parla ancora di D’Alema e delle armi in Colombia.

Prosegue l’inchiesta di Pinuccio sullo scandalo del tentativo di vendita armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema; un affare da 4 miliardi con una commissione di 80milioni di euro per i mediatori.

L’inviato di Striscia mostrerà documenti clamorosi. La prova di una videocall a cui avrebbero dovuto partecipare Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo; Giuseppe Giordo, direttore generale di Fincantieri, Umberto Bonavita per lo studio americano Robert Allen Law, Diego Andrés Molano Aponte, ministro della Difesa colombiano, e l’ex premier italiano Massimo D’Alema. Call (poi saltata perché i colombiani non si sono collegati) che si presume avesse lo scopo di chiudere un accordo che era già a buonissimo punto, visto che Pinuccio mostra anche un altro documento, un preliminare tra Fincantieri e membri del ministero della Difesa colombiano, con tanto di firme in calce, e la società Robert Allen come garante.

In attesa che il governo italiano faccia chiarezza, Pinuccio si domanda come il colombiano Don Antonio, pluricondannato per l’omicidio di 101 persone, potesse essere considerato un interlocutore affidabile; rinnova un quesito alle aziende a partecipazione statale Leonardo e Fincantieri:

«Visto che esiste un protocollo preciso per questo genere di affari, dov’è il pezzo di carta in cui c’è scritto che avete demandato a D’Alema l’operazione?».

Enrico Lucci e i non negoziati italiani

Questa sera a Striscia la notizia Enrico Lucci va in missione fuori dal Parlamento; per capire come mai nelle trattative internazionali per la pace tra Ucraina e Russia l’Italia conta come “una caccola dentro una proboscide”.

Da Enrico Letta a Stefano Fassina, da Francesco Boccia a Italo Bocchino, l’inviato di Striscia incontra anche il deputato del Pd Emanuele Fiano che afferma:

«Non è vero che non contiamo nulla. Proprio in questo momento il nostro ministro degli Esteri è al telefono con il suo corrispondente cinese!».

Scoop di Striscia.

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