Daniele Misischia, dagli esordi a “The End”

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Di Redazione Metropolitan

Metropolitan Magazine ha intervistato oggi per voi Daniele Misischia, giovane regista molto attivo sul panorama italiano, che negli ultimi anni si è distinto nel cinema “di genere”.

Intervista a Daniele Misischia

MM : Cosa si intende per cinema “di genere”?

D.M. : Personalmente, uso il termine “di genere” per semplificare e per parlare di tutti quei film che hanno lo scopo principale di intrattenere il pubblico con storie avvincenti e “fantastiche” ma, in realtà, sono dell’idea che NON dovrebbero esserci queste distinzioni nel Cinema. Per me esistono film belli o film brutti, che siano “di genere” o “d’autore” non dovrebbe essere importante per il pubblico… anche perché ogni film, ogni storia, ogni racconto ha comunque il suo genere.

Daniele Misischia - Foto Book personale
Daniele Misischia – Foto Book personale

Progetti ed ispirazioni di Daniele Misischia

MM: Quali sono i tuoi miti nell’ambito di cui sei specializzato (noir, horror, thriller)?

Gli autori ed i registi che mi hanno sempre influenzato da quando ho iniziato ad avvicinarmi al cinema sono Paul Greengrass, per il suo stile molto documentaristico, Alfred Hitchcock per essere stato un grandissimo innovatore ed abilissimo narratore e Michael Mann, per come riesce a mettere in scena sequenze iper-realistiche ma incredibilmente eleganti… poi ce ne sono altri 1000, ma non posso elencarli tutti!

MM : Su quale progetto stai lavorando al momento?

Sto lavorando alle riprese di un nuovo film che proprio in questo momento è in pausa per la maledettissima emergenza Coronavirus. Non posso scendere nei dettagli, ma per ora posso direche sarà un film completamente diverso da The End? (il mio precedente): sarà molto avvincente, divertente (perché di base è un’avventura horror) e avrà dei toni “splatter” molto marcati.

Daniele Misischia a lavoro sul set - Foto personale
Daniele Misischia a lavoro sul set – Foto personale

Le collaborazioni

MM: Quali grandi attori hai avuto l’onore di conoscere e/o dirigere?

Ho avuto modo di lavorare, molto bene, con Alessandro Roja (protagonista del mio primo film). Bravissimo attore e molto preparato nel “genere”. Ora ho la fortuna di poter dirigere “Lillo”, grande comico romano e persona meravigliosa. Con lui mi sono trovato da subito benissimo, anche perché ha questa capacità (che invidio molto) di saper usare sempre la battuta più adattae divertente, nel momento giusto. Poi da anni lavoro con il bravissimo Claudio Camilli, attore eccezionale, dal grande carisma, che è diventato un po’ il mio “attore feticcio”.

MM: Com’è stata l’esperienza coi Manetti Bros.? Ti sei trovato affine alla loro linea?

Assolutamente si. Con i Manetti abbiamo capito subito di avere molte cose in comune.Ho imparato molto sui loro set e sento di essere molto migliorato da quando lavoro con loro. La cosa che mi rende molto fiero e che, in quanto produttori, hanno molta fiducia in me e sui set dei miei film sono sempre pronti a darmi il meglio per farmi lavorare bene.

Daniele Misischia e il suo co-sceneggiatore Cristiano Ciccotti
Daniele Misischia e il suo co-sceneggiatore Cristiano Ciccotti

Ringraziamo dunque Daniele e invitiamo tutti voi, durante questo periodo, a guardare qualcuno dei suoi lavori online. Visto che sembra che il corona-virus abbia fatto rinascere in tutti un certo amore per le atmosfere post-apocalittiche, troverete nei lavori di questo giovane regista pane per i vostri denti!