Cultura

Daniele Ronda: “Tremo? È il mio canto per Amatrice”

Daniele Ronda è tra gli autori più apprezzati e interessanti del panorama italiano. Il cantautore piacentino, famoso per essere l’autore di brani importanti quali: “Lascia che io sia”, “Almeno stavolta” e “L’anno zero” e di tanti altri brani per sé stesso e per altri grandi artisti dello scenario italiano. “Tremo” è solo l’ultimo brano di questo grande cantautore e che rappresenta un progetto molto più amplio in favore di Amatrice. Noi di MMI lo abbiamo raggiunto telefonicamente:

MMI – Come sta Daniele Ronda con l’uscita di questo brano?

DR – “Bene, bene. Ogni uscita discografica è sempre un momento intenso. È un’emozione che si rinnova e ogni volta è una sfida nuova. In questo caso a maggiore ragione, con il risvolto sociale e il fatto che il ricavato delle vendite nelle piattaforme digitali andrà interamente alla ricostruzione di Amatrice. Tutto ciò rende tutte queste sensazioni più particolari”.

MMI – Come mai un progetto a favore di Amatrice oggi?

DR – “Di solito c’è la tendenza di fare qualcosa subito dopo una tragedia come quella che è avvenuta ad Amatrice, perché le televisioni ne parlano, nei giornali se ne parla e perché i riflettori sono accesi sull’accaduto. Poi puntualmente tutti ce ne dimentichiamo. Questo progetto è un po’ fuori dagli schemi perché avviene 3 anni dopo quella tragedia. Mi hanno raccontato di quello che è accaduto e di quello che sta accadendo anche adesso e ti accorgi che nulla è risolto c’è ancora molto da fare. Non solo per la città ma anche per le persone”.

Videoclip Tremo – Daniele Ronda

MMi – “Tremo” è il singolo del progetto, un brano forte e dal grande impatto emotivo. Come è nato?

DR – “Mi hanno raccontato delle storie e ho parlato con chi ha vissuto quel momento. Mi sono reso conto che parliamo di queste cose solo quando se ne parla in tv. Una volta cambiato argomento è come se le cose si fossero sistemate o se il problema non esistesse più. Ma così non è… mi sono trovato di fronte ad una realtà triste, dove la gente non ha riavuto la propria casa e la propria vita. In questa canzone ho voluto mettere delle situazioni contrastanti come il dolore della tragedia o la rabbia e ho voluto mettere dentro anche la speranza… quella speranza di ricostruire e quella forza di chi è disposto a rimettere in piedi la città. Il terremoto non è colpa di nessuno, ma dimenticarsene è una colpa”.

MMI – Questo brano si lega ad un progetto più amplio. Come è nata in te questa voglia di portare un progetto così impegnato?

DR – “Quest’estate verso la fine di luglio ero in concerto vicino a Piacenza. Finito il concerto, una persona ha chiesto di potermi incontrare e mi ha raccontato di un qualcosa di molto interessante. Di un progetto dal nome “InnovACTION Award”, un progetto che ha visto e vede tutt’ora tantissimi studenti provenienti dalle varie scuole superiori. Questa idea mi ha colpito da subito. Questa persona che era il patron della manifestazione, mi ha chiesto di supportare questo progetto. Ho creduto così che il modo migliore per me di farlo era attraverso il mio lavoro e attraverso una canzone”.

Daniele Ronda in concerto - Foto del c.s.
Daniele Ronda in concerto – foto presa dal C.S.

MMI – “Qui che tutto è da ricostruire e niente da dimenticare” la musica può servire anche a non dimenticare certi eventi?

DR – “La musica è una risorsa importantissima e per quanto mi riguarda ha il potere di entrare dentro senza obbligare nessuno, la musica aiuta a riflettere. Istintivamente rifletti grazie ad una canzone. La musica è utile a smuovere per ridare voce a chi l’ha persa”.

MMI – Ci sarà un brano che farà seguito a “Tremo” per questo progetto?

DR – “Al momento non è una cosa che ci siamo prefissati o abbiamo programmato. Anche perché in realtà non avevamo programmato neanche “Tremo”, questo è un brano nato in maniera naturale ed estremamente vera. Un seguito alla canzone però potrebbe essere un’idea. Amatrice è il simbolo di un qualcosa che purtroppo non smette di essere attuale”.

MMI – Daniele Ronda porterà questo brano in tour?

DR – “Assolutamente. Anche perché Tremo è stata eseguita per la prima volta il 26 ottobre. Nel tour racconteremo di Tremo e di ciò che questo brano vuole raccontare. Tremo è entrata nella scaletta dei miei concerti e probabilmente entrerà anche nel disco nuovo che stiamo preparando”.

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