Nuovo step di crescita per Danilo Gallinari che ha iniziato, ufficialmente, la sua nuova avventura ai Boston Celtics. Il cestista italiano si è presentato per la prima volta da giocatore dei biancoverdi nella conferenza stampa che lo ha introdotto nella società di NBA.
Danilo Gallinari firma con Boston Celtics: la conferenza stampa
“Ci sono molti motivi per cui ho scelto di venire qui. Uno dei principali è che crescendo mio padre mi ha sempre fatto seguire i Celtics, visto che tifava Larry Bird. Per questo quando c’è stata l’opportunità non ci ho pensato due volte. Qui c’è storia ovunque, lo si percepisce appena si entra nella facility: la scelta è stata facile. Al primo incontro dopo essere stato scelto dai New York Knicks, Donnie Walsh mi diede un DVD di Larry Bird, dicendomi di guardarlo ogni giorno e vedere quello che avrei potuto replicare. Ovviamente lui è una leggenda ed è irraggiungibile, ma li ho studiati ogni giorno. È bellissimo ora poter essere qui, non vedo l’ora di indossare questi colori: ho sempre sognato di poter giocare qui davanti a questi tifosi, finalmente come giocatore di casa e non da avversario. L’atmosfera è speciale, tutti lo sanno“.
“In questo momento della mia carriera, quando pensi alla pallacanestro pensi solo a vincere quel titolo. È un pensiero fisso che ho ogni giorno. Sono sempre stato concentrato sulla vittoria fin da quando ero più giovane, ma ora a quasi 34 anni voglio solo vincere e lavoro per quello ogni giorno. Nel mio primo anno ad Atlanta avevamo una squadra giovane, ma all’improvviso siamo arrivati alle finali di conference. I giovani pensavano che avrebbero avuto l’opportunità di giocarsi le finali di conference ogni anno, ma ripetevo a chiunque che bisognava sfruttare al massimo quel momento, perché sarebbe potuto non tornare più. Bisogna capitalizzare nelle stagioni in cui le cose vanno dalla tua parte, e qui abbiamo l’opportunità di farlo“.
“Mi ritengo un giocatore versatile che può giocare in modi diversi, mi sono sempre adattato a tutto in attacco e in difesa. Per un giocatore non è mai facile diventare una riserva, specialmente mentalmente. Ma a quel punto della mia carriera l’ho fatto e penso di essermi adattato bene a uscire dalla panchina. Bisogna essere professionisti: quello che serve, devi farlo. Specialmente da veterano e leader. E non parlo solo di uscire dalla panchina, ma anche gestire i ragazzi nello spogliatoio“.
(Credit foto – pagina Facebook Danilo Gallinari)
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