Pink Floyd, The Dark Side Of The Moon è l’album dei record

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Di Redazione Metropolitan

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Innovazione, rifiuto delle regole, esaltazione del trasgressivo; futuristicamente parlando il rock, sin dai suoi esordi, è stato questo. I Pink Floyd con il loro album The Dark Side Of The Moon sembravano volerci dire: non guardare la luna per la sua lucentezza, ma per ciò che si nasconde al di là di essa, la sua celata parte oscura.
Non vi era più fede nel sogno americano; quel mondo fatto di fratellanza,giustizia e valori si stava disgregando poco a poco, lasciando spazio alla malinconia di un’intera generazione.

Gli strascichi di ciò che gli anni ’60/’70/’80 hanno prodotto a livello musicale influenzano tutt’oggi la new generation abituata a sound totalmente diversi. D’altronde la musica elettronica che oggi pervade le nostre radio e i negozi di dischi è la naturale evoluzione di quanto sperimentato negli anni precedenti. Quella sete di giustizia, di cambiamento, di rivoluzione è la stessa che si canta e suona oggi. E’ figlia legittima di un bisogno che c’è sempre stato da parte delle generazioni stanche del bigottismo e del tradizionalismo.

The Dark Side Of The Moon, il rock progressivo

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Chissà se tutti coloro che hanno prodotto dischi di successo sono stati consapevoli della portata del loro lavoro mentre lo svolgevano. I Pink Floyd hanno ammesso di rendersi conto della magia che attraversava il loro ottavo disco, The Dark Side Of The Moon.
Un concept album di circa 43 minuti che sintetizza i tormenti di un’intera generazione. Un album che ha stravolto le leggi del rock, prendendo la strada del suo fratello più giovane, il progressive rock che, più tardi, sarebbe stato boicottato dal più trasgressivo punk rock.

Tra psychedelia e melancolia, i temi che i PF affrontano nel loro disco riguardano il rapporto dell’uomo con i suoi acerrimi nemici: il tempo, il denaro, la morte, l’altro, se stesso.
I brani si susseguono in modo tale da risultare un tutt’uno, così come era la band al tempo della composizione degli stessi. La mescolanza, la fusione delle menti dei singoli componenti del gruppo ha dato vita a un album che arriva al cuore da ogni angolazione, da ogni prospettiva. Non divisione ma unione. Non brani ma album, nella sua integralità.

I brani di The Dark Side Of the Moon: lo stravolgimento del rock

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E così, come per dar vita ad un dolce perfetto è necessario rispettare minuziosamente la ricetta, The Dark Side Of The Moon è il risultato della combinazione efficace di tanti ingredienti. Passione, innovazione, creatività, poesia, attualità, consapevolezza, talento.
E allo stesso tempo, così come alcune delle più grandi invenzioni derivano da errori, i Pink Floyd, spingendosi oltre il convenzionale, hanno dato vita ad un album i cui “errori” si sono rivelati soluzioni geniali.

Vi sono brani privi quasi totalmente di testo, come l’incredibile The Great Gig In The Sky. Qui l’unica voce cantante è quella di Clare Torry, i cui acuti volteggiano in cielo fino ad arrivare negli abissi più profondi: sentiamo la morte, la negazione, l’oblio.
Poi ci sono brani come Money e Time, il cui tema appare chiaro già dal titolo. La loro particolarità, oltre che nelle scelte sonore, sta nella durata: più di 6 minuti l’uno, una follia per un mondo in cui il mercato radiofonico richiede un massimo di 3 minuti per brano.

1973: i Pink Floyd primi in classifica negli Stati Uniti, il record

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I Pink Floyd si sono lasciati guidare dal flusso delle loro emozioni, dai loro sentimenti e risentimenti. L’album è frutto di una cooperazione fruttuosa, pulita, creativa. Non c’era bramosia di successo, bensì la consapevolezza dell’oro che si aveva tra le mani.
The Dark Side Of The Moon, considerato oggi uno degli album migliori della storia del rock, pubblicato nel 1973 ha immediatamente dimostrato la sua validità.
Primo in classifica per una settimana in America, vi rimase per altre 741 dal 1973 al 1988.

Nel marzo 2014 ha toccato le 1100 settimane nella classifica US Top Catalog. Con 50 milioni di copie vendute, è l’album di maggior successo dei Pink Floyd e uno dei più venduti della storia. 
Tutt’oggi è ritenuto l’album per eccellenza da critici e appassionati.
Non resta altro che goderci l’immersione nel mondo psichedelico dei Pink Floyd e gustarne ogni singolo momento. Uno spicchio di luna alla volta.

Nicole Ceccucci

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