Dave Gahan: il volto dei Depeche Mode

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Di Silvia Colaiacomo

Dave Gahan è un compositore e cantante britannico, frontman del gruppo dei Depeche Mode. Nato a Chigwell, in Inghilterra, il 9 maggio 1962, appartiene ad una famiglia della classe operaia. La storia della sua famiglia è un po’controversa, incomincia dalla morte prematura del patrigno e dell’arrivo del padre biologico, all’inizio poco presente, e poi completamente assente. Una mancanza che lo segnò per tutta la vita.

Nell’adolescenza fu ribelle e trasgressivo, lasciò la scuola superiore e si dedicò a lavoretti saltuari di vario genere. Nel 1977, fu coinvolto dal movimento punk, e si iscrisse al Southend Art College di Londra, dove studiò per un breve periodo da stilista e da vetrinista. Al liceo aveva conosciuto i futuri membri dei Depeche Mode, ovvero Martin L. Gore, Andrew Fletcher, e Alison Moyet. Successivamente a Londra conobbe John Lydon, che farà parte del gruppo dei Sex Pistols e George O’Dowd, conosciuto in seguito come Boy George del gruppo dei Culture Club.

I brani più belli dei Depeche Mode

Dave Gahan e il suo gruppo, per tutta la loro carriera hanno affrontato innumerevoli argomenti tra l’ordinario e il tabù, tra cui suicidio, politica, romanticismo, diritti LGBT, xenofobia, insicurezza personale, tossicodipendenza e altro ancora. Dave è la voce di tutti i sentimenti indicibili e Martin Gore è il cuore e l’anima, la forza creativa della band, nonché poeta tormentato. La band ha pubblicato ben 14 album ed ognuno di loro rappresenta un passaggio evolutivo di crescita e affermazione nel mondo musicale.

Blasphemous Rumors”, tratta dall’album “Some Great Reward” del 1984, racconta la storia di una ragazza di 16 anni il cui tentativo di suicidio fallisce ma che verrà convolta e uccisa due anni dopo in un incidente mortale. Tale singolo ha suscitato grande scalpore, poiché in quegli anni il mondo della musica era coinvolto nell’importante discussione sulla prevenzione del suicidio e sulla consapevolezza della salute mentale. “I Feel You”, la prima traccia di “Songs of Faith and Devotion” del 1993, mostra tanta crescita e annuncia un nuovo sound per il gruppo. La band si allontana dagli elementi elettronici per lasciare il posto alla  strumentazione organica.

Quando non servono parole

John The Revelator”, attinge da una canzone gospel del 1930, resa più stridente dalla voce di Dave Gahan. La traccia prende di mira la sfera religiosa, è una melodia dance, accompagnata da tamburi pesanti. I Depeche Mode, sono in grado di trasformare tutto ciò che toccano in un’ombra scura ma misteriosamente romantica. “Enjoy The Silence” è tratta dalla raccolta del 1990. Le parole descrivono la magia del silenzio, poiché quando l’amore è reale, non hai bisogno di parole.

Enjoy The Silence” si è classificato in 17 paesi, raggiungendo l’ottava posizione nella Hot 100, e ha seguito il suo predecessore “Personal Jesus” per diventare la prima top 40 hit back-to-back della band. Una canzone bella, composta da parole semplici, un classico senza tempo. Laddove le parole in una relazione possono perdere il significato, o risultare banali, c’è la potenza della presenza, quella fisica e reale che spinge l’interlocutore a non prestare attenzione al linguaggio verbale ma a concentrarsi su chi ha di fronte.

Dave Gahan: quando il silenzio basta

Dave Gahan dopo un brutto periodo in cui faceva uso di droghe risorge dalle proprie ceneri e termina in studio gli ultimi brani per “Ultra“, l’ennesimo album con i Depeche Mode. Una volta ristabilitosi completamente, Gahan trova nuovi stimoli per una nuova fase della sua vita e della sua carriera artistica. Il frontman ha da sempre messo in scena una musicalità molto forte, ma allo stesso tempo rappresenta dei sentimenti, reali e tangibili. Se tra le tue braccia hai la persona amata, non hai bisogno d’altro e puoi goderti pienamente il silenzio tra voi. Quando “…i sentimenti sono intensi, le parole sono trascurabili…”

Silvia Colaiacomo