Approvato il Ddl Lorenzin a parziale riforma del sistema sanitario italiano

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Di Redazione Metropolitan

Il Ddl Lorenzin è legge. Con 148 voti favorevoli, 19 contrari e 5 astenuti il disegno di legge presentato dall’attuale Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ben 5 anni fa ha passato anche il vaglio del Senato.

«Oggi è una giornata molto importante per la sanità italiana e sono veramente orgogliosa dell’approvazione definitiva da parte del Senato del Ddl che porta il mio nome, perché s’introducono fondamentali novità per tutto il settore e perché si aggiunge un nuovo tassello fondamentale al percorso di riforma del sistema». Con queste parole il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin accoglie soddisfatta la nuova legge che si propone di riformare parzialmente il sistema sanitario italiano.

«La legge prevede nuove norme sulle sperimentazioni cliniche, sulla medicina di genere, pene più severe all’abusivismo sanitario e contro chi commette abusi nelle strutture sanitarie per anziani e disabili. E poi affrontiamo dopo 70 anni la riforma degli Ordini professionali sanitari, riconoscendo anche nuove professioni come quelle dell’osteopata e del chiropratico».

Ecco gli aspetti fondamentali trattati dal Ddl Lorenzin, che viene qui riportato in maniera integrale come sottoposto al vaglio del Senato

  • Riordino dei Comitati Etici di Sperimentazione: gli organismi indipendenti di matrice europea, composti di personale sanitario e non, incaricato di garantire la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti della sperimentazione e di fornire pubblica garanzia di questa tutela, che si erano sviluppati in maniera disordinata su tutto il territorio nazionale vengono razionalizzati. Ne viene ridotto il numero (massimo 40, almeno uno per ogni Regione) e tutti saranno sottoposti al controllo di un nuovo organo, il Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali.
  • Ordini delle professioni sanitarie: gli attuali collegi delle professioni sanitarie e le rispettive federazioni nazionali vengono trasformati in ordini professionali. Vengono creati i nuovi ordini dei biologi, delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
  • Riconoscimento delle nuove professioni sanitarie: è stato previsto un particolare procedimento per il riconoscimento delle nuove professioni sanitarie in base ad un sistema aperto.
  • Esercizio abusivo delle professioni sanitarie: il ddl Lorenzin introduce una nuova aggravante all’interno del reato di esercizio abusivo della professione. Quando l’esercizio abusivo riguarda una professione sanitaria la pena comminata sarà quindi maggiore. Inoltre il reo sarà soggetto alla pena accessoria della confisca obbligatoria di tutti i beni utilizzati per l’esercizio abusivo della professione.
  • In risposta al grave fenomeno del maltrattamento e di altri reati nei confronti di persone ricoverate, il ddl Lorenzin introduce un’aggravante generica. Qualsiasi reato posto in essere a danno di una persona ricoverata in strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private si considera aggravato e la pena aumentata.

I riscontri a seguito dell’approvazione del Ddl Lorenzin

Soddisfazione per l’approvazione del ddl Lorenzin da parte di Emilia Grazia De Biasi, Relatrice del provvedimento e presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. «Si tratta di un provvedimento atteso da più di 12 anni, che interessa numerosissimi professionisti della sanità e che finalmente è legge».

Anche il Relatore e Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera si dice fiero del Ddl Lorenzin.
«Oggi diventa legge – afferma Mario Marazzitiuna delle grandi riforme di questa legislatura in campo sanitario. Una legge sulla salute che tocca tutti i cittadini italiani. E, direttamente, oltre un milione di professionisti, fra antiche e nuove professioni, in attesa da decenni di un riconoscimento o di un quadro di maggiori certezze e modernità. Sono fiero di aver contribuito in modo decisivo alla realizzazione di un provvedimento utile sia per cittadini sia i professionisti in ambito sanitario. Questa legge sulla Salute è uno di quei casi in cui la politica fa fino in fondo il suo mestiere, mettendosi a servizio di tutti».

Non è dello stesso parere, invece, Saverio Stanziale, il Presidente di FITeLAB, la Federazione Italiana Tecnici di Laboratorio Biomedico, il quale prospetta anche possibili profili di incostituzionalità. «Per FitelaB è incomprensibile una così lunga attesa per confezionare una legge destinata a creare uno shock politico, importante, di sistema, il nostro è pertanto un’assenso con riserva.
Cio’ nonostante, per tutti i professionisti sanitari che saranno ordinati, sarà un successo.
Rimane l’amarezza, nuove professioni sanitarie entreranno e creeranno un caos in termini professionali ed organizzativi. La riteniamo una legge pasticciata […]. Questo DDL ci penalizza e non ci convince per gli elementi di incostituzionalità che racchiude».

Di Lorenzo Maria Lucarelli