Non ci si può più nascondere: il Sassuolo è una delle realtà più belle della Serie A. Non solo numeri e bel gioco raccontano di un club in grande crescita, ma lo dice anche l’allenatore del momento, Roberto De Zerbi. La crescita della squadra neroverde è avvenuta con costanza e tanto impegno. Proprio in una sua apparizione al programma televisivo Tiki Taka, il tecnico degli emiliani ha spiegato i passaggi ed i sacrifici compiuti dalla dirigenza per arrivare dove sono oggi. Una realtà calcistica che va in contrasto con un vecchio adagio che recita “Più hai possibilità d’investire e più vinci“. I neroverdi, questo deve essere chiaro, non hanno ancora vinto nulla ma i calciatori sfornati, scoperti, rilanciati e plasmati al “Mapei Stadium” potrebbero regalare diverse soddisfazioni ai tifosi. Calciomercato permettendo.
Le pietre preziose del Sassuolo
Un esempio lampante sono le “scommesse” vinte Locatelli e Boga, diventate al Sassuolo vere e proprie certezze. La crescita di questi due elementi, scartati da Milan e Chelsea, ha contribuito a rendere più grande la squadra neroverde. La chiave del successo del Sassuolo è il divertimento. A riconoscerlo è lo stesso allenatore che spiega come anche i suoi giocatori condividano questa mentalità. È il motivo che ha portato Berardi a restare rifiutando la conturbante chiamata della Juventus. Con Roberto De Zerbi, l’esterno italiano ha trovato una forma fisica invidiabile e la maglia della Nazionale di Roberto Mancini.
De Zerbi tra Sassuolo e Lione
Quando un allenatore rivoluziona un’intera realtà è quasi inevitabile che finisca nel mirino di squadre più grandi. Sport Mediaset riporta la risposta di Roberto De Zerbi (al programma Tiki Taka) in merito ad un suo possibile trasferimento sulla panchina del Lione. Per quanto sia affascinante l’idea di affrontare nuove sfide, l’allenatore neroverde ha smentito queste voci. Il progetto del Sassuolo lo intriga ancora molto e non vede il motivo di chiudere un’avventura prima del tempo. Proprio per questo motivo lo stesso tecnico non ha messo dei limiti ai traguardi che il Sassuolo può raggiungere: “Non firmo per il quarto posto perché ci stiamo divertendo, ci piace il lavoro che facciamo e perché dobbiamo firmare? Ma non firmo per nessun posto, non solo per il quarto.”
di Luigi Giannelli
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