Martedì 18 maggio l’Universal Pictures ha risciato il trailer dell’atteso adattamento dinematografico di “Dear Evan Hansen“, il musical arrivato a Broadway nel 2016 e che nel 2017 ha vinto il premio come Miglior Musical ai Tony Awards, gli “Oscar dei Musical”.
Se i grandi appassionati di teatro musicale sono da tempo in trepidante attesa per questa nuova versione cinematografica con la regia di Stephen Chbosky, i cinefili potranno nutrire una certa curiosità per il film con le musiche degli stessi autori di “City of Stars” (“La La Land”) e “This is me” (“The Greatest Showman“): Benj Pasek e Justin Paul, più noti nel mondo dello showbiz come Pasek & Paul .
Cosa aspettarsi dall’adattamento cinematografico di “Dear Evan Hansen”
La versione cinematografica di “Dear Evan Hansen” (dal 24 settembre 2021 al cinema) vede Ben Platt (“The Politician”) tornare nel ruolo di Evan, che aveva già interpretato nella versione on stage. Evan Hansen è un ragazzo liceale che soffre di ansia sociale a cui un terapista suggerisce di scriversi una lettera per darsi coraggio per il primo giorno di scuola.
La lettera stampata gli verrà strappata via da Connor Murphy (Colton Ryan), compagno di scuola e fratello della ragazza di cui Evan è segretamente innamorato. Quando dopo qualche giorno si viene a sapere del suicidio di Connor, Evan viene erroneamente scambiato dai Murphy (Amy Adams e Danny Pino) come l’unico amico del figlio per il ritrovamento di quel foglio che inizia con le parole “Caro Evan Hansen…“.
Non trovando il coraggio di rompere le illusioni dei genitori di Connor, Evan si ritrova in un vortice che lo porterà ad entrare molto a contatto con la famiglia Murphy, a legare con la figlia Zoe (Kaitlyn Dever) e ad allontanarsi dalle proprie relazioni importanti, non da ultimo quella con la madre Heidi (Julianne Moore).
Un musical sulla depressione giovanile
“Un musical meraviglioso per chiunque abbia un cuore pulsante”
The New York Times
“Dear Evan Hansen” si reinserisce in una tradizione di musical socialmente impegnato puntato uno spietato occhio di bue sulla depressione giovanile. Solitudine, incapacità di comunicare e di essere capiti dentro e fuori le confortanti mura della propria casa e ansie vengono veicolati dalle musiche e dai testi di Pasek e Paul.
Con l’arrivo nei cinema internazionali, in autunno la storia di Evan, fin’ora riservata a chi poteva arristere dalle poltroncine di un teatro, arriverà al “cuore pulsante” di un pubblico molto più vasto.
Debora Troiani
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