Halloween si sa, occupa un posto speciale nel cuore di molti di noi. C’è chi lo associa alla paura che si prova durante la notte dei morti, chi alle feste sfrenate e chi alla tradizione americana (di cui ormai ci siamo impossessati) del “dolcetto o scherzetto”. Per tutti gli affezionati a tale ricorrenza l’ambientazione di Death or Treat sarà sicuramente familiare e piacevole, quindi perché non anticipare quella notte e provare questo simpatico action–roguelite bidimensionale? Ecco a voi la recensione di Death or Treat!
Death or Treat, un roguelite classico ma divertente
Immaginate per un istante la società odierna, dove i social ormai padroneggiano la nostra vita, quasi fosse una dipendenza la nostra, e ora pensate alla possibilità di porre fine a tutto questo: il risultato è Death or Treat.
Il gioco sviluppato da Saona Studios punta, attraverso numerosi accostamenti, a far riflettere il giocatore sull’influenza che hanno le grandi società sulle persone. Dietro un gameplay action-roguelike dallo stile leggero e spensierato si nasconde un prodotto ben più profondo.
Ogni run ci metterà di fronte a diversi percorsi procedurali che dovremo completare per arrivare a sfidare il boss finale di ciascun mondo. Prima di partire per un tentativo dovremo scegliere un arma e un’abilità per il nostro Scary. Qualora dovessimo morire, verremo riportati in un hub centrale assieme alle materie prime accumulate durante la partita.
Il cattivo di Death or Treat ha un non soche di familiare
Clark Fackerberg, fondatore di FaceBoo e palesemente NON una storpiatura di un proprietario di un social molto famoso, ha creato lo Storyum, una sostanza in grado di far perdere la gioia e la voglia di vivere agli abitanti di HallowTown. I potenziali compratori sono così tristi che non hanno voglia né di festeggiare né di mangiare gli squisiti dolcetti della GhostMart. Il gioco ha un concept assolutamente geniale: la forte critica e la conseguente demonizzazione dei social network. Il simpatico fantasmino è il proprietario del GhostMart, un negozio che fornisce unicamente articoli a tema Halloween. Purtroppo per lui, lo spirito della festa dei morti è completamente sparito a causa di Clark Fackerberg, fondatore di FaceBoo! Il magnate ha iniziato a distribuire lo Storyum, una droga che prosciuga la forza di volontà e la speranza per Halloween dagli abitanti di HallowTown, assoggettando totalmente a lui. Intenzionato a riportare lo spirito di Halloween e il suo commercio, Scary decide quindi di imbarcarsi nell’impresa di distruggere FaceBoo! e le sue tre divisioni: Darkchat, Deviltube e RipTok.
Death or Treat è un rogue lite e…
…come il genere di appartenenza impone, in Death or Treat si…muore spesso. Ognuno dei quattro livelli presenti, oltre ad avere diversi nemici capaci di causare un discreto danno qualora non si presti la dovuta attenzione, presenta dei boss finali che, soprattutto nelle prime run, mettono in seria difficoltà il lenzuolo dell’alter-ego. Gli sviluppatori hanno inserito un sistema di progressione ben calibrato che, tramite le caramelle (la moneta di gioco) e vari materiali rilasciati dagli avversari, permettono a Scary di incrementare la propria resistenza ed il valore offensivo.
In aggiunta agli strumenti, Saona Studios ha aggiunto all’arsenale del fantasmino con la cravatta anche tre diverse abilità (anche se sarà possibile selezionarne una sola ad ogni inizio run). Queste hanno il compito di diversificare ulteriormente il sistema di combattimento del titolo, ma purtroppo il tempo di ricarica è abbastanza esoso, e costringe ad usufruirne unicamente contro le boss fight.
Vi è tuttavia un rovescio della medaglia: per poter godere di tutti i potenziamenti difensivi ed offensivi, è richiesto un vero e proprio farming dei materiali, che genera quindi un senso di ripetitività, a maggior ragione dopo aver raggiunto per la prima volta i titoli di coda. La mancanza di ulteriori stimoli per poter affrontare di nuovo l’avventura porta ad un’irrimediabile stagnazione ludica.
Tutto carino ma…
Ciò che colpisce Death or Treat fin dal primo avvio è certamente la sua graziosissima grafica. Il team di Saona Studios ha optato per dei disegni a mano, sempre con tinte spooky (giustamente, data l’ambientazione halloweeniana) e una cura dei dettagli molto raffinata. Sia i fondali che i nemici risultano belli da guardare e anche abbastanza variegati, senza contare il caratteristico protagonista, Scary, che sicuramente conquisterà molti cuori.
Purtroppo sul lato tecnico dobbiamo segnalare alcuni problemi. In primis i comandi non sono estremamente reattivi (cosa essenziale in un titolo di questo tipo), e concatenare diverse azioni risulterà lento e farraginoso. Anche la combinazione di tasti per effettuare il montante sarà praticamente inutile, dato che funzionerà, in media, una volta su tre. Inoltre cadendo dopo un salto capiterà a volte di veder cambiare direzione all’attacco normale. Segnaliamo infine anche alcuni problemi a livello di “stabilità” dell’immagine.
Come quando ci troveremo a raccogliere grandi quantità di caramelle o ci sposteremo velocemente con lo scatto, dove si creeranno degli artefatti visivi piuttosto evidenti. E’ vero che non si tratta di imperfezioni che rendono Death or Treat effettivamente ingiocabile, ma un po’ più di attenzione da parte del team di sviluppo ci avrebbe fatto piacere. La colonna sonora invece è sempre stata intonata al mood degli ambienti, e ha accompagnato piacevolmente il nostro viaggio.
Death or Treat in conclusione: è un dolcetto o uno scherzetto?
Death or Treat è il classico titolo molto semplice, ma che molto probabilmente non farà scalpore. La sua formula action-roguelite tradizionale sarà apprezzata dai fan del genere, e per quanto non sia proprio originalissimo, il suo grazioso stile grafico catturerà l’attenzione. Gradevole anche l’umorismo mostrato da Saona Studios, che parodizza diversi personaggi e aziende famose della nostra epoca. Purtroppo alcuni difetti tecnici azzoppano un po’ l’esperienza, anche se non impediscono del tutto di divertirsi nel combattere il malvagio (Mark?) Fackerberg!
DEATH OR TREAT| Provato su PS5
- Storpiatura dei personaggi reali divertente
- Gameplay leggero e vario
- Ambientazioni ben realizzate
- Localizzato in italiano
- Sistema delle caramelle sbilanciato
- Pochi incantesimi
- Qualche bug sui comandi
VOTO: 7.5
Angelo Roberto Di Mauro
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