Il cambiamento climatico è ormai un problema che non si può più trascurare, anche perché ha ripercussioni su qualunque aspetto della nostra vita. Dunque, bisogna impegnarsi tutti per navigare nella giusta direzione.
Il primo passo è quello di realizzare una decarbonizzazione del sistema produttivo mondiale, puntando sempre più alle fonti rinnovabili come alternativa green. Eolico, idroelettrico, solare termico e pompe di calore sono, al momento, le migliori alternative di tipo domestico per ridurre la produzione di CO2, mentre a livello industriale si stanno testando soluzioni più recenti come l’accumulo termico, elettrochimico e chimico, affiancate da altri specifici sistemi.
Anche ING partecipa attivamente alle ricerche relative alla sostenibilità ambientale, facendosi non solo portavoce, ma soprattutto promotrice di un studio costante in tandem con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile: Verso la decarbonizzazione dell’economia – Italy Outlook 2019.
Così come spiegato nell’area dedicata alle news di ING, questa nuova ricerca punta ad esaminare, principalmente, le perdite economiche causate dai progressivi cambiamenti climatici.
Se da una parte Munich Re ha calcolato ben 160 miliardi di dollari di danni nel 2018, l’80% dei quali causati da eventi climatici, anche le prospettive per il futuro non sembrano allettanti. Nello specifico, per ciò che concerne il nostro Paese, uno studio elaborato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e l’European Institute on Economics and the Environment ha stimato un taglio annuo dell’8% sul Pil italiano a partire dal 2050. Si tratta di un equivalente di ben 130 miliardi di euro in meno all’anno, una cifra notevole.
L’Italia, per la sua posizione geografica soprattutto, è profondamente sensibile ai cambiamenti legati al clima, pur producendo meno dell’1% delle emissioni mondiali.
Nonostante ciò, la decarbonizzazione è un passo necessario ed importante e, soprattutto, è fondamentale che per il 2030 il processo sia già a metà dell’opera. Infatti, è stato stimato che per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050, nell’anno 2030 devono esserci esattamente la metà delle emissioni nette di gas ad effetto serra rispetto a quelle calcolate nel 1990.
Arrivare in tempo è difficile, certo, ma non impossibile, e l’impegno personale di ciascuno di noi può fare davvero la differenza. Per questo ING ci mette la faccia, promuovendo un approccio sostenibile a più livelli e contribuendo all’economia circolare, consapevole del fatto che la cura e l’interesse per l’ambiente non sono mode del momento, ma stili di vita.