Decreto legge, Franceschini per la ripartenza

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Di Redazione Metropolitan

Bisogna ripartire, andare avanti, non fermarsi. Tutto quanto è economicamente possibile dev’essere messo sul tavolo per un’affascinante e duraturo rilancio che lasci alle spalle lo strazio e la paura di questo perio buio e incancrenito. Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali ha in mano gli strumenti per curare il cinema.

Dario Franceschini, un nuovo inizio per un’arte nuova.

In attesa dell’approvazione firmata e sottoscritta del comitato tecnico scientifico del documento firmato e sottoscritto dai lavoratori dello spettacolo per l’apertura in sicurezza dei set, si pensa a rimpolpare le casse della cultura. Categoria che di certo, come tutti, non ha giovato del blocco totale. Il primo passo, odierno, è stata la firma, da parte del ministro Franceschini, di due decreti legge per l’importante stanziamento di 120 milioni di euro per la filiera cinematografica e audiovisiva, 20 milioni per le sale e 100 per il tax credit, dando adito al “Fondo emergenza cinema e spettacolo”.

Il ministro Dario Franceschini foto dal web. Dario Franceschini
Il ministro Dario Franceschini foto dal web

Una ripresa tanto agognata che dovrebbe aprire i battenti il 15 giugno quando saranno aperte le sale, sottostando però a regole ferree.

Per quanto riguarda la programmazione, il film su cui contare e “Onward-oltre la magia” targato Disney pixar per una crescente speranza verso un barlume di magia in questo mondo marcio, che uscirà il 22 luglio. Altri titoli ad alto tasso di sbigliettamento sono “Tenet” di Cristopher Nolan e l’adattamento in live-action di “Mulan” in uscita rispettivamente il 15 e il 29 luglio. Senza dimenticare i titoli italiani, inediti e non, che vedremo nelle arene, da “Gli anni più belli” a “Pinocchio” fino alla “Dea fortuna”. Aspettando le due novità “Un figlio di nome Erasmus” dal 1 luglio e “Volevo nascondermi” dal 15 agosto.

"Onward-oltre la magia" foto dal web. Franceschini
“Onward-oltre la magia” foto dal web

La voglia di vivere l’ormai anacronistica sensazione della sala è enorme, ma la pazienza ha poco da attendere. Sperando ad azioni sempre più stringenti e concrete da parte di governo e ministro Franceschini, intanto godiamoci questa ripartenza.

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