Finalmente pubblicato stanotte sulla Gazzetta Ufficiale il testo definitivo del Decreto Rilancio. Esso consta di 266 articoli a fronte dei 258 della bozza iniziale. Le sue misure entrano immediatamente in vigore con il via subito al pagamento del bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi che arriverà massimo entro tre giorni. In campo risorse economiche per 55 miliardi.
Il nuovo Decreto Rilancio e le misure per le famiglie e le imprese
Con la firma del presidente Mattarella e la pubblicazione immediata sulla Gazzetta Ufficiale, entra vigore il tanto atteso Decreto Rilancio. Immediatamente sbloccate tutte le misure proposte per le famiglie come il bonus babysitter o per i centri estivi, bonus vacanza , bonus bici e il reddito di emergenza e l’ecobonus al 110%. Gli aiuti garantiti da queste misure, spiega il ministro dell’Economia Gualtieri, “saranno subito disponibili”. Tra l’altro il bonus babysitter o centri estivi può arrivare fino a 1200 euro e sarà disponibile da oggi. Sostegno anche alle imprese che potranno usufruire di finanziamenti a fondo perduto, che saranno destinati anche ad autonomi e professionisti, e lo stop della prima rata dell’Irap. A questo si aggiunge la possibilità per le piccole imprese di una proroga della restituzione dei prestiti ottenuti e garantiti 100% dallo Stato fino a 25000 euro. Questo grazie ad un emendamento da votare nelle prossime ore che sposterà la scadenza tra 10 anni invece che fra sei.
Le misure per i lavoratori
Oltre al bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi è previsto una proroga dello stop ai licenziamenti scaduto il 17 maggio per altri tre mesi. Fino a oggi le aziende in difficoltà potevano iniziare a licenziare per giusto motivo. Per chi ha rischiato di perdere il posto fisso è previsto la possibilità di raddoppiare le 9 settimane di cassa integrazione. 5 di queste che si potranno chiedere fino a fine agosto mentre le altre 4 tra settembre e ottobre. Per i lavoratori con il contratto a tempo determinato in scadenza in questo periodo di crisi è possibile il rinnovo senza causale per la sospensione del Decreto Dignità.