Il governo risponde alla tensione che sale per le misure anti Coronavirus con il decreto ristori. Sono stanziati oltre 5 miliardi. Ora dovranno arrivare puntuali i bonifici, promessi per la metà di novembre. In gioco che la credibilità dell’intera classe politica, oltre che dello stesso governo.

Il governo ha stanziato oltre 5 miliardi di euro per tamponare le conseguenze generate dall’emergenza coronavirus nel Paese, soldi che arriveranno grazie al decreto denominato Ristori e che prevede, tra l’altro, contributi a fondo perduto raddoppiati, o anche quadruplicati in alcuni casi, con un tetto massimo a 150mila euro, per sostenere 460mila attività provate dalle nuove restrizioni anti-Covid.

E ancora, il blocco dei licenziamenti che andrà avanti fino a gennaio, legato ad altre 6 settimane di Cig.

Inoltre, sono previste nuove indennità per stagionali e precari dello spettacolo, dello sport e del turismo, un nuovo pacchetto giustizia, il rinvio delle elezioni comunali del 22 e 23 novembre al prossimo anno e alcune misure sanitarie, per rafforzare due dei punti più critici emersi nelle ultime settimane: i tamponi e il tracciamento dei contatti.

Circa 2,4 miliardi andranno al ristoro di 460mila attività costrette a ridurre l’orario o a chiudere con il nuovo dpcm, compresi taxi e Ncc. Per queste imprese ci saranno anche l’azzeramento dei contributi per il mese di novembre, il credito d’imposta al 60% per gli affitti per i mesi di ottobre, novembre e dicembre e la cancellazione della seconda rata dell’Imu del 16 dicembre. Per i ristori ci sarà un doppio binario, per chi lo ha già avuto l’indennizzo sarà automatico e arriverà con bonifico sul conto corrente da parte dell’Agenzia delle entrate “entro il 15 novembre”, come annunciato alle categorie dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Il premier, Giuseppe Conte, racconta di aver firmato il dpcmsolo dopo la certezza che ci fossero gli stanziamenti sufficienti per il ristoro” delle attività colpite dal semi-lockdown, deciso per arginare l’epidemia da Coronavirus. Non ci sarà bisogno di inoltrare domande: “Il contributo a fondo perduto arriverà direttamente sul conto corrente con bonifico dell’Agenzia delle Entrate, confidiamo che già a metà novembre”, dice il premier, chi ha aderito alla precedente distribuzione di fondi per il lockdown di marzo-aprile potrà riceverlo. Le stesse categorie potranno beneficiare di altre misure: credito di imposta per gli affitti comemrciali, esenzione della seconda rata Imu, sospensione dei versamenti dei contributi per novembre, mille euro per i lavoratori dello spettacolo.