Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti spiega il cambio di strategia del Governo con il decreto sostegni bis per rafforzare gli aiuti alle imprese in difficoltà: “Va valutato non tanto il fatturato, quanto la perdita del risultato di esercizio”.

Il decreto legge Sostegni ora in vigore basa la valutazione del danno alle imprese sulla diminuzione del fatturato. Con le modifiche previste entro la fine di Aprile si passerà al calcolo della diminuzione del margine operativo lordo. Questo dovrebbe accadere in particolare per chi ha subito l’arresto delle attività dovuto alle chiusure preventive. Il fatturato è la somma dei ricavi ottenuta da una azienda attraverso la vendita di beni o servizi registrati ai fini IVA. Il margine operativo lordo invece è un indicatore del reddito di un’azienda che si basa solo sulla sua gestione operativa, senza considerare interessi o imposte.

Cosa cambia con il Decreto Sostegni Bis

Per dirla con Giorgetti questo indicatore è “la sintesi tra fatturato e costi, sia variabili sia fissi”. In questo modo secondo il Ministro dello Sviluppo si andrebbe verso un indicatore di risultato di esercizio, per capire effettivamente i danni all’impresa e quindi agire di conseguenza. Si parla infatti di un nuovo stanziamento da circa 20-22 miliardi, più altri 15 che dovrebbero servire a coprire i costi fissi delle imprese più penalizzate e a potenziare la liquidità.

In totale il decreto sostegni bis dovrebbe mobilitare circa 40miliardi. Il decreto dedicato alle imprese sarà varato dal governo entro la fine del mese. In Senato intanto si discutono degli emendamenti al decreto precedente per la sospensione di alcune tasse per i commercianti in difficoltà. Tra queste ci sono la rata di Giugno dell’Imu e la Tosap (tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche), la proroga del credito d’imposta sugli affitti e il taglio delle bollette di luce e gas e del canone Rai.