Decretone in vista delle Europee 2019

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Di Redazione Metropolitan

Varato dal Consiglio dei Ministri il “decretone”, via libera per quota 100 e Reddito di Cittadinanza. Il decreto, che dovrà iniziare l’iter parlamentare per essere convertito in legge, rivede quelle che erano le promesse della campagna elettorale.

(Foto dal web)

Il Reddito di Cittadinanza sarà destinato a 1,4 milioni di nuclei familiari, diversamente da quanto promesso (1,7 milioni). Di queste, 164 mila famiglie saranno di stranieri. A dimostrazione del fatto che escludere gli extracomunitari aventi diritto a stare in Italia sarebbe stata una norma quantomeno discutibile sul piano costituzionale.Il calcolo di 164 mila famiglie stranire esclude i cittadini europei non italiani, loro, per fortuna, non sono giudicati stranieri. I nuclei familiari dovranno avere un reddito inferiore ai 6.000 euro all’anno per i “single” e di 12.600 euro (sempre annui) per le famiglie più numerose.

Non si potrà avere un patrimonio immobiliare (prima casa esclusa) che superi i 30.000 euro e un conto in banca con più di 6.000 euro. Non potranno beneficiare del Reddito di Cittadinanza coloro che si sono licenziati nell’ultimo anno e chi, sempre nell’ultimo anno, ha acquistato un’autovettura. Coloro che riusciranno ad ottenere il RDC
avranno diritto da un minimo di 500 euro, destinati a un adulto che vive in una casa di proprietà, fino a un massimo di 1.330 euro per una famiglia numerosa in affitto.

Quota 100 prevede la possibilità di andare in pensione senza aver maturato i requisiti attualmente in vigore della riforma Fornero. In effetti la Fornero non è stata “abrogata” come Salvini promette da mesi. Bensì è stata data la possibilità, per un periodo di due anni, di “scappare dall’odiata riforma e di andare in pensione anticipata.

Cosa prevedeva la Riforma Fornero.

La Professoressa della Bocconi Elsa Fornero aveva rimodulato i requisiti per la pensione. Cercava così di rimediare alla voragine previdenziale causata da decenni di mance elettorali. In questo modo ha ovviamente attirato su di se le ire di migliaia di lavoratori prossimi al pensionamento.
La Riforma Fornero prevedeva:

67 anni di età per gli uomini e 66 anni e 7 mesi per le donne con 20 anni di contributi. In alternativa, in base alla contribuzione con 43 anni e 5 mesi di contributi per gli uomini e 42 anni e 5 mesi per le donne indipendetemente dall’età.

Cosa prevede Quota 100.

  Per abbattere tale riforma, giudicata infame dal Ministro Salvini, quota 100 prevede 62 anni di età e 38 anni di contributi. Lo stesso decreto prevede un abbassamento del requisito contributivo attualmente in vigore dal primo gennaio, ripristinandolo a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Così come nel Reddito di Cittadinanza non viene cancellato il Rei di “Gentiloniana” memoria, così per quota 100 non viene toccato l’Ape Sociale, provvedimento fortemente voluto da Renzi.

Molti si chiedono se non sarebbe stato meglio petenziare queste misure già applicate dai precedenti governi. Misure che non vengono cancellate perchè sostenibili, che necessitano miglioramenti, ma sostenibili. Dalle parti di Palazzo Chigi si è creduto conveniente varare misure a tempo, che verranno applicate nei prossimi tre mesi. Europee in vista?