Il “Deep nude”: il nuovo fake di foto nude in rete

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Di Redazione Metropolitan

La nuova “moda” di foto di nudo contraffatte circolano in rete

Dopo l’uscita del Deep Fake, un nuovo “fenomeno” di internet riguardante foto chiamato Deep Nude impazza sul web. Sono foto di nudo integrale con protagoniste, allo scuro, persone del mondo dello spettacolo.

Un fenomeno potenzialmente pericoloso per tutti, che in questo momento ha preso come “testimonial” la giovane Fabiana Bertrami (campionessa di canottaggio brasiliana), avvertita da uno sconosciuto e ritrovatasi a posare senza saperlo in ben 36 foto.

Ci pensano le Iene

Sono in particolare Le Iene, rappresentate da Matteo Viviani, dopo il servizio di Striscia la Notizia su le deep fake con Renzi come protagonista, a denunciare questo nuovo “trucco di internet”.

Il giornalista ha condotto un “esperimento” generando egli stesso delle foto di deep nude aventi come soggetti fotografici la iena Veronica Ruggeri e la famosa Chiara Ferragni.

Come tester di questo esperimento, ovviamente, la Iena ha chiamato in causa i due rispettivi compagni delle “vittime designate”. Sia Nicolò de Devitiis che Federico Lucia, in arte Fedez sono stati ingannati dall’accurata riproduzione visiva.

GAN: Generative Adversarial Network

È il nome della tecnologia che riesce a generare le foto di nudo incriminate. Un falso tanto colossale quanto verosimile. Il software riesce quasi a “spogliare” il corpo dell’individuo riproducendo o meglio creando dal nulla le forme e inserendo dettagli iper realistici.

Le ombre, le sfumature dei colori e le dimensioni generate dalla tecnologia prendono “forma” ingannando il più attento osservatore. Andando nello specifico, è una classe di metodi introdotta da Ian Goodfellow avente due reti neurali addestrate in maniera competitiva su di un framework di gioco minimax.

Il framework permette alle reti neurali di apprendere e generare nuovi flussi di dati distribuiti in modo analogo alla distribuzione dei dati assorbiti. Riesce appunto a generare volti umani iper realistici.

In parole povere riesce a riprodurre pixel dopo pixel ombre, forme, sfumature e colori in maniera dettagliata e coerente con il volto della persona selezionata. Nessun dettaglio sfugge al G.A.N. Con una potenzialità tale da poter falsificare delle foto in maniera perfetta.

Cosa potrebbe succedere in un processo se venisse usato questo programma per falsificare le prove? In quel caso si potrebbe rimediare con un programma antagonista, ma nel caso in cui il falso viene scambiato per reale sopperisce quel senso di intimità che viene sbandierato nel “foro dell’interazione sociale globale”.

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