Delitto di Via Poma: trent’anni dalla scomparsa di Simonetta Cesaroni

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Di Stella Grillo

Delitto di Via Poma, 7 agosto 1990: sono trascorsi trent’anni dalla morte della giovane ventunenne Simonetta Cesaroni. Ricordando il tragico evento ed i fatti storici della giornata.

Delitto di Via Poma, trent’anni senza un colpevole

Sono le 15:00 di un caldo pomeriggio di inizio agosto, quando, Simonetta Cesaroni esce di casa recandosi agli uffici dell’Associazione Italiana Alberghi della Gioventù. Presso l’ elegante edificio di Via Poma, situato nel rione Prati, lavora come contabile. Il suo datore di lavoro, però, le ha chiesto un’ultima verifica prima delle ferie estive. Giunge a destinazione ed apre l’ufficio solitario e deserto, intorno alle 16:00. Inizia a sbrigare le sue mansioni; alle 17:35 riceve una telefonata da parte di un collega.

Delitto di Via Poma, ufficio in cui avvenne l'omicidio - Photo Credits: mysteria.netsons
Delitto di Via Poma, ufficio in cui avvenne l’omicidio – Photo Credits: mysteria.netsons

Dopo quest’ultima azione, il silenzio. Tra le 18 e le 19, un’ora tumultuosa e buia che grida giustizia da trent’anni: è questo il momento oscuro in cui, un carnefice tutt’ora senza volto, la colpisce. Simonetta perde i sensi per la violenza dei colpi: successivamente, l’individuo, ha uno slancio accanito sul suo corpo che smembra con ventinove coltellate. Si inizia a temere il peggio, quando, il padre Claudio e la madre Anna, cominciano a preoccuparsi. E’ la sorella Paola a scoprire per prima il misfatto orribile: alle 20:30, raggiunge l’ufficio per capire cosa stia succedendo trovando Simonetta, ormai, priva di vita.

Delitto di Via Poma, sospetti e indagini

I sospetti sono lacunosi, tuttavia, le indagini procedono stringendo il cerchio ad un numero di tre sospettati: il portiere Pietrino Vanacore, suicidatosi nel novembre 2010, e Federico Valle, nipote dell’architetto Cesare Valle, scagionati successivamente. Con l’avanzare della tecnologia e delle strumentazioni non accessibili nei primi anni ’90, il RIS di Parma attribuirà il sospetto principale al fidanzato della ragazza, Raniero Brusco. L’uomo dapprima condannato nel gennaio 2011, fu successivamente scagionato il 27 aprile 2012. Nel febbraio 2014, la Cassazione lo assolve definitivamente dal reato di omicidio. Alcune inchieste giornalistiche così come libri e trasmissioni, nel susseguirsi degli anni, si pronunciarono su una tesi ben chiara: la volontà di celare una verità vischiosa e oscura. Tuttavia, la famiglia della giovane non si rassegna. A trent’anni di distanza chiede la riapertura della indagini.

Eventi storici del giorno

7 agosto 1420: inizia la costruzione della cupola del Brunelleschi a Firenze. E’ il 7 agosto 1942, quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, ha inizio la battaglia di Guadalcanal; i Marines attuano la prima offensiva americana della guerra con uno sbarco nelle Isole Salomone. Mentre, il 7 agosto 1944, l’IBM inaugura il primo calcolatore controllato da un programma, l’Automatic Sequence Controlled Calculato. Costa d’Avorio, 7 agosto 1960: ottiene l’indipendenza dalla Francia. Infine, in piena guerra in Vietnam, il 7 agosto 1967, la Repubblica Popolare Cinese concorda nel concedere al Vietnam del Nord dei sussidi.