Tanti auguri di buon compleanno a Dennis Rodman, che compie oggi 59 anni. “The Worm”, soprannominato così per le sue movenze nel giocare a flipper da ragazzo, durante la sua carriera è stato uno dei migliori rimbalzisti della storia NBA, vincendo cinque anelli e sette titoli di miglior rimbalzista consecutivi. Nel 2011 è stato inserito nella Hall of Fame della NBA.
L’infanzia di Dennis Rodman
Dennis Rodman nasce a Trenton, New Jersey, il 13 maggio 1959. Cresciuto senza un padre e più volte cacciato di casa dalla madre, Rodman non ha avuto un’infanzia molto semplice. Cresciuto a Dallas, frequentò la South Oak Cliff High School, non giocando però a basket, vista la sua statura non adeguata. Dopo una crescita di quasi venti centimetri, venne notato dal Cookie County Junior College, dove passa però solo un semestre per problemi di voti. Tornato a casa, venne notato in un torneo di basket dalla Southeastern Oklahoma State University, dove passò tre stagioni.
L’ingresso in NBA e i “Bad Boys”
Nel Draft 1986, Rodman venne scelto al secondo giro dai Detroit Pistons, unendosi così ai “Bad Boys” di Detroit, squadra famosa per il suo gioco duro e fisico. Nelle prime due stagioni in NBA, Dennis Rodman perse prima una finale di conference contro i Celtics in 7 gare, poi una finale NBA contro i Lakers. Nelle due stagioni successive però qualcosa cambia, Rodman vince in entrambe il premio di miglior difensore della lega; nel 1989 i Pistons eliminano gli emergenti Bulls in finale di conference e si prendono il primo titolo in finale contro i Lakers. L’anno successivo il copione è lo stesso, arriva così il secondo anello, stavolta contro Portland. Nelle stagioni 91 e 92 Detroit delude molto le aspettative, perdendo prima in finale di conference per 4-0 contro i Bulls, poi al primo turno per 3-2 contro i Knicks. Il 92 per Rodman però fu un anno indimenticabile a livello individuale, con 18.7 rimbalzi di media per partita e il primo di sette titoli consecutivi come miglior rimbalzista.
La breve parentesi Spurs
All’inizio della stagione 93-94 Rodman si trasferì ai San Antonio Spurs. In Texas passò due stagioni andando a formare un devastante duo con David Robinson. La squadra però non trovò mai risultati memorabili, venendo eliminata al primo turno dai Jazz nel 93-94. L’anno successivo, qualificatisi come primi ad Ovest, vennero eliminati in finale di conference dai futuri campioni NBA, gli Houston Rockets. La vita di Rodman fuori dal campo non venne mai vista di buon grado dagli Spurs che a fine stagione lo scambiarono con i Chicago Bulls.
I Bulls e il Three-peat
Dennis raggiunge così i suoi rivali, i rivali dei suoi Pistons, i Bulls di un Jordan appena tornato dal ritiro. A Chicago passa tre stagioni e, insieme a Jordan e Pippen, forma un terzetto che farà la storia NBA. In tre stagioni arrivano gli ultimi tre titoli di miglior rimbalzista per “The Worm” e tre anelli per i Bulls. Si tratta del secondo three-peat per i Bulls di Jordan. Sotto la guida di Phil Jackson (che lo stesso Rodman definì come un padre durante la cerimonia per l’introduzione nella Hall of Fame), Rodman migliorò molto sotto l’aspetto del gioco di squadra, aiutando molto Jordan durante l’infortunio di Pippen nella stagione ’98. Alla fine della terza stagione i Bulls avviarono una rinfondazione e Rodman finì a LA.
La fine della carriera di Dennis Rodman
Dopo il three-peat con i Bulls dunque Rodman finì ai Lakers nel finale della stagione 98-99 dove giocò 23 partite. A fine stagione firmò con i Dallas Mavericks, tornando dunque nella città dove era cresciuto, dove giocò 12 partite in totale creando il caos più totale con sei falli tecnici, due espulsioni e una gara di sospensione. Dopo l’esperienza di Dallas la carriera NBA di Rodman si concluse.
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