L’evoluzione di Milan e Inter è sola apparenza?

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Di Redazione Metropolitan

Milan ed Inter vengono da una striscia di successi, certezze e punti conquistati, ma gli allenatori sono consci di quello che sta per arrivare. Il derby della Madonnina non può essere sottovalutato o minimizzato, ma nel frattempo la pausa dal campionato servirà ad entrambe per ricaricare le energie.

Basta un risultato negativo per rimettere tutto in discussione su piazze come quella dei nerazzurri e dei rossoneri. Spesso esagerate, spesso pretenziose, ma di certo due delle tifoserie più accanite della Serie A.

Higuain non è mai partito così forte nella sua carriera, favorito anche dalla gran costruzione della squadra, ma Icardi non è certo da meno. Dopo essersi sbloccato col Tottenham ha proseguito a segnare anche in Serie A senza mai fermarsi. 

Ma andiamo a vedere lo stato di forma di Milan ed Inter più nel dettaglio.

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Due bomber di razza, entrambi argentini, ma uno del Milan e l’altro dell’Inter: sono Higuain e Icardi – immagine di “Il Messaggero”

MILAN

Che dire della squadra di Gennaro Gattuso? Le prime battute sono state dei giri sulle montagne russe, con i rossoneri inciampati all’esordio col Napoli e poi illusi dalla vittoria contro la Roma a San Siro.

Ci sono stati seguiti poco piacevoli infatti contro Cagliari, Atalanta ed Empoli. 3 pareggi dovuti a rimonte per cali di condizione fisica e psicologica che equivalgono a delle semi sconfitte, considerando il tasso di difficoltà delle avversarie.

Poi è arrivata l’inversione di rotta: il successo sul Sassuolo dei miracoli di De Zerbi, la rimonta contro i greci dell’ Olympiacos in Europa League e la chiusura in bellezza per 3-1 contro i clivensi sono la testimonianza di un Milan in crescita. Addirittura 10 reti realizzate e 3 subite in questi ultimi 3 scontri.

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Gattuso guida i suoi alla ribalta – immagine fonte web

Quali sono le croci e le delizie di questo Diavolo? La costruzione di gioco dei rossoneri è sicuramente migliore dei cugini, il ritrovamento di giocatori sempre fondamentali, in primis Suso, è fondamentale per puntare in alto.

Ma anche l’onnipresenza di un Jack Bonaventura instancabile e immancabile nel tabellino dei marcatori non è da meno. Per non parlare di un Higuain mai così in forma che mette in difficoltà qualsiasi retroguardia, Kessiè diga e sfondamento del centrocampo e il jolly del momento, Patrick Cutrone, sempre pronto a mettersi in gioco e sempre in goal.

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Donnarumma al momento del rilancio – immagine di “deejay.it”

C’è un però. Perché non è tutto rose e fiori come pare, nonostante le ultime tre vittorie consecutive e le conseguenti conferme. Quello che salta all’occhio è il numero di reti incassate dall’inizio della Serie A: i rossoneri hanno subito 10 gol fin qui, di cui 9 nei secondi 45’, dimostrazione di una difesa certamente perforabile.

Altro appunto: giocano sempre gli stessi e la panchina non è certamente quella che i tifosi sognatori di un posto in Champions si aspetterebbero. Tralasciando i pochi cambi di livello a disposizione, il rendimento di certi giocatori ha lasciato a desiderare ed uno di questi è Bakayoko.

Leonardo però vuole tappare i buchi presenti in rosa e a giorni potrebbe ufficializzare l’acquisto del centrocampista offensivo del Flamengo Paquetà per 35 milioni più bonus. Inseguito anche dal PSG, sarebbe il primo ingaggio in stile Kakà dal suo ritorno al Diavolo, anche perché valutato come l’astro nascente del calcio brasiliano.

INTER

Anche la stagione dei nerazzurri non è partita col piede giusto, anzi, decisamente col freno a mano tirato. Le prime quattro giornate sono state il risultato di una vittoria, un pareggio e ben 2 sconfitte, il tutto contro Bologna, Torino, Parma e Sassuolo.

Ma anche gli uomini di Spalletti si sono rimboccati le maniche per rimediare, scegliendo come sfida riparatoria quella contro il Tottenham in Champions League (LEGGI INTER-TOTTENHAM https://metropolitanmagazine.it/champions-league-inter-tottenham-eriksen-icardi-vecino/), regalando un dolcissimo ritorno a tutti i sostenitori della Beneamata.

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Icardi gioisce dopo l’1-1 contro il Tottenham – immagine di “La Gazzetta”

L’Inter da quel momento ha regalato 5 vittorie consecutive tra Serie A e Champions, con 9 goal fatti e 4 subiti. Ma i 2 successi in rimonta contro Spurs e PSV e il trionfo nei minuti di recupero con la Samp attestano il carattere e la determinazione di una squadra che non vuole mai gettare la spugna alla prima debolezza.

I numeri d’altronde non mentono: dei 12 gol messi a segno in queste prime gare di campionato, più del 50% sono stati fatti nella ripresa e 6 di questi segnati dal 75’ al 90’ più recupero.

Ma le sicurezze del Biscione non terminano qui. Ad esempio il capitano della nave, Mauro Icardi, c’è nei momenti che contano, specialmente in Champions League: 2 presenze e 2 gol contro Tottenham e PSV. Oppure Nainggolan, prelevato dalla Roma e fin da subito decisivo, ma anche Skriniar, guardiano inamovibile della difesa nerazzurra.

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Alla prima da titolare contro il Cagliari va in goal: Lautaro Martinez – immagine di “La Gazzetta dello Sport”

Anche la panchina lunga che il tecnico di Certaldo ha a disposizione quest’anno non è da poco. Candreva e Lautaro Martinez su tutti si sono sempre fatti trovare pronti nei momenti di necessità (Bologna e Cagliari), nonostante le valigie pronte d’estate per l’ex laziale e le panchine rimediate dall’argentino.

Per completare il quadro aggiungiamo anche Politano e De Vrij: i nuovi acquisti stanno dando le risposte che ci si attendeva in termini di rendimento. Spalletti può dormire sonni tranquilli, perché in 9 partite ufficiali ben 10 giocatori diversi sono andati a segno.

Il problema più grande di quest’Inter è la mancanza di un regista che imposti il gioco e che sappia creare l’ultimo passaggio chiave. Anche se dalla prima di Champions in avanti i nerazzurri stanno arginando la solitudine di Brozovic a centrocampo attraverso i colpi dei singoli. 

YVONNE ALESSANDRO