L’equilibrio non è cosa semplice, specie in un’epoca di eccessi come quella di cui oggi siamo protagonisti. Eppure la delicatezza, la gentilezza e la libertà di pensiero sono buoni strumenti per la ricerca di quella ponderatio che del classicismo fu colonna portante. Giovanni Franci, giovane drammaturgo dalle grandi capacità, compie un viaggio nella filosofia e nella libertà di vivere e proclamare la propria essenza, godendo di quella tolleranza-miraggio germe di rispetto, concetto di cui oggi il nostro paese ha tanto bisogno.

Platea piena per Dialoghi Platone in scena all’OFF/OFF Theatre

Si apre così la terza stagione dell’OFF/OFF Theatre, con un manifesto filosofico dedicato a Platone, sulla libertà degli uomini e del loro pensiero, liberamente tratto da quei Dialoghi Platonici che Franci mette in scena con un telecomandato cortocircuito tra filosofia e teatro. Sulle note dei Lali Puna, autori di un’avanguardistica musica indietronica tedesca, va in scena un momento moderno che guarda al passato, in cui il grande saggio Paolo Graziosi, nei panni di Socrate indossati alla perfezione, dialoga con i suoi discepoli, gli attori under35 Alcibiade (Riccardo Pieretti), Eutifrone (Gianmarco Bellumori), Critone (Fabio Vasco) e Fedone (Alberto Melone), con cui affronta la vita e i suoi fatti che corrispondono a realtà.

Una scena di Dialoghi/Platone all’OFF/OFF Theatre

Un impianto scenico scevro da infrastrutture, filo rosso che unisce le ultime tre opere del drammaturgo romano, con una scenografia che veicola l’attenzione dello spettatore sulla parola tanto cara a Franci e che Graziosi e i quattro discepoli esaltano pregevolmente. Ascoltare Paolo Graziosi filosofeggiare è magnetismo puro. Insieme, i cinque interpreti danno vita a quadri scenici che richiamano l’iconografia neoclassica, fra tutti brilla sul finale il chiaro omaggio a La Morte di Socrate, di Jacques-Louis David, una riproduzione manieristica e dai toni pastello, come se il grande maestro neoclassico fosse stato riprodotto in scena da un moderno Pontormo.

La Morte di Socrate di Jacques Luis David, ispirazione per Giovanni Franci, regista di Dialoghi Platone

Una serata nel segno della gentilezza, uno dei valori di cui il direttore artistico Silvano Spada si fa portavoce con la sua terza programmazione scelta nel segno dei valori più necessari. E così in Via Giulia giungono in tanti a riempire la prima dello spettacolo di apertura.

L’attrice Laura Lattuada e il direttore artistico dell’OFF/OFF Theatre Silvano Spada

Tra i primi arriva Leo Gullotta, approfittando di in una pausa dal suo tour teatrale insieme al regista Fabio Grossi, gli attori Laura Lattuada, Elisabetta Arosio moglie di Graziosi, Sasà Striano, Isabel Russinova, Elio Pecora, Valerio Di Benedetto reduce dai successi Nero a Metà e Romolo+Giuly e poi ancora Raffaele Curi, Anna Fendi, Stella Armani, Rosanna Cancellieri, Alda D’Eusanio appassionata di Platone e della filosofia, Marilù Prati, Fiamma Satta e Giovanni Anversa insieme a Maurizio Prenna. Non mancano neanche i due istrioni Riccardo Castagnari e Gianni De Feo, protagonisti della seconda pièce in scena dal 22 ottobre, l’atteso“Che fine hanno fatto Bette Davis e Joan Crawford”.

Fabio Grossi e Leo Gullotta alla prima di Dialoghi/Platone
Giovanni Franci, cameo del regista all’inizio dello spettacolo Dialoghi/Platone

Compagnia L’Effetto Teatro / Elaborazioni Digitali Nuvole Rapide Produzioni – Foto prima: Giovanna Onofri

Tecnica: Umberto Fiore / Assistente: Fabio Del Frate

Recensione a cura di Roberta Savona