Attualità

Disabilità, il problema dell’accesso ai servizi e la Disability Card

L‘increscioso episodio accaduto a Genova lo scorso aprile ha acceso i riflettori sul problema della disabilità e dell’accesso ai servizi pubblici per i disabili. Una questione, se si pensa alle barriere architettoniche, aperta fin dagli anni 80′. Oggi un grande impegno nel problema dell’inclusività dei disabili lo si trova nel ministero senza portafoglio delle Disabilità ed i nuovi interventi come l’introduzione in Italia dell’europea Disability Card. Un documento che favorisce l’accesso ai beni e ai sevizi pubblici e privati dei disabili

Il caso Genova e il ministero delle Disabilità

A Pasqua un gruppo di disabili non ha potuto sedersi un treno ai posti designati perchè inopportunamente occupati da turisti che non hanno voluto cederli nemmeno dopo l’intervento di controllori e Polfer. Un fatto vergognoso che ha acceso i riflettori sul problema dei disabili, sul loro accesso ai servizi pubblici e privati e sulla mancanza d’inclusività in Italia. Questo nonostante nel nostro paese esista un ministero dedicato come quello delle Disabilità voluto dal governo Draghi di cui è titolare Erika Stefani.

C’è un mondo straordinario, quello delle disabilità, che è fatto da famiglie, associazioni, esponenti del terzo settore. Al di fuori di questa sfera, purtroppo, sopravvive il pregiudizio, il dispregio delle regole da parte dell’automobilista che posteggia negli stalli per persone con disabilità o del datore di lavoro che preferisce pagare le sanzioni pur di non assumere un lavoratore delle categorie protette”, ha detto infatti il ministro Stefani per cui “le leggi non bastano se non c’è una cultura del rispetto dei diritti”.

Attraverso il suo ministero Il governo sta provando con la legge Delega e il Pnrr ha risolvere alcuni problemi gravi nel mondo della disabilità come la questione dei caregiver, delle pensioni d’invalidità e di tuti quegli impedimenti burocratici e fisici alla vita tranquilla dei disabili. Basti pensare ad esempio, come riferito da Evelina Di Giugno, Vicepresidente di Peba Onlus, associazione in prima linea per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle città italiane, che solo il “5% dei Comuni” ha adottato i piani di eliminazione di queste barriere previste dalla legge n 41 del 1986.

L’arrivo della Disability Card

Un elemento importante per favorire una maggiore inclusività dei disabili è senza dubbio la Disability Card, la Carta Europea della Disabilità promossa dal ministero delle Disabilità. Genova è stata la prima città ad adottarla con documento che afferma l’avvio dell’iter “per fornire ai i titolari della Carta europea della disabilità una serie di agevolazioni che ne favoriscano l’accesso all’offerta culturale, ricreativa e socializzante della nostra città, contribuendo a garantire la piena partecipazione alla vita sociale e consentendo un accesso più semplice e rapido ai servizi attraverso la semplice esibizione della Carta Europea della Disabilità”.

Questa Card infatti è stata ideata dall’Ue per eliminare tutta la vecchia burocrazia e favorire l’accesso dei disabili alla vita pubblica. Con essa infatti non serviranno più i vecchi verbali per attestare la propria invalidità e si potrà accedere gratuitamente o con tariffe agevolate a molti servizi. Per averla, dopo che il proprio comune di residenza avrà richiesto l’iter approvativo, bisognerà essere maggiorenni e possedere un’invalidità superiore del 67% ai sensi della legge 104 o della legge 222 del 1984 o con invalidità sul lavoro o essere invalidi di guerra e fare richiesta all’Inps che la spedirà gratuitamente. Arriverà innanzitutto un documento plastificato ed in secondo momento una carta digitalizzata.

Stefano Delle Cave

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