I disturbi alimentari sono diffusi nella popolazione generale e riguardano sia i giovani che le persone adulte. Nella maggior parte dei pazienti questi disturbi insorgono in adolescenza o nei giovani adulti, ma non è improbabile che l’insorgenza avvenga in età adulta.
Sono varie le patologie che possono essere classificate nella categoria dei disturbi alimentari e ciascuna di esse ha delle caratteristiche peculiari. Tutte sono però caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari, che comporta non solo una variazione del peso corporeo, ma anche un disequilibrio dello stato di benessere psicofisico.
Per tutte queste patologie ci si può rivolgere ad uno psicologo, professionista sanitario esperto nel trattamento di disturbi che hanno una base psicologica. Chi vive nella capitale d’Italia può chiedere aiuto ad uno psicologo a Roma che fa terapia di gruppo per disturbi alimentari, per avviare un percorso terapeutico che porterà a recuperare le abitudini alimentari.
Chiedere aiuto ad uno psicologo esperto
I pazienti che soffrono di disturbi alimentari devono comprendere l’importanza di intervenire in maniera tempestiva per risolvere la problematica e per evitare che si inneschi un circolo vizioso difficile da rompere. Le conseguenze dei disturbi alimentari possono essere gravi e possono riguardare sia lo stato di salute fisica che lo stato di salute mentale.
Molti pazienti traggono beneficio dalle sedute con uno psicologo esperto in disturbi alimentari. La psicoterapia può essere fatta con delle sessioni individuali, oppure sfruttando i vantaggi della terapia di gruppo, durante la quale pazienti con disturbi alimentari anche diversi si confrontano e si aiutano a vicenda per tornare ad avere delle abitudini alimentari corrette.
L’esperienza clinica ha dimostrato che per gran parte dei pazienti le sedute di psicoterapia hanno un reale beneficio e che avere al proprio fianco uno psicologo esperto in questa categoria di disturbi renderà più semplice risolvere il problema e tornare ad avere un buon rapporto con gli alimenti e con il peso corporeo.
Quali sono i principali disturbi alimentari?
La condizione clinica di ogni paziente può assumere delle sfaccettature differenti, motivo per cui un bravo psicologico dovrà essere in grado di individuare le caratteristiche peculiari di ogni suo paziente per capire come intervenire nella maniera più appropriata. Ci sono però alcuni schemi ricorrenti che possono essere descritti in tutti i pazienti che soffrono di disturbi alimentari e sui quali è dunque anche più semplice intervenire.
Tra i principali disturbi del comportamento alimentare bisogna parlare di anoressia e di bulimia. La paziente anoressica – il disturbo si verifica prevalentemente nelle adolescenti e nelle giovani donne – inizia a ridurre progressivamente l’introito calorico e ad aumentare l’esercizio fisico allo scopo di perdere peso. Nella prima fase della malattia la paziente è ancora in grado di esercitare un controllo sulla dieta alimentare, ma con il progredire del disturbo sarà l’anoressia a prendere il controllo.
Nella paziente bulimica si ha invece la tendenza alle abbuffate, caratterizzate dall’ingestione di una grande quantità di alimenti nel giro di poco tempo. Alle abbuffate seguono delle sessioni di vomito, il cui scopo è eliminare tutto quello che è stato ingerito per evitare di aumentare di peso.