Diversità ed Inclusione sono due temi che, oggi giorno più che mai, dominano e dividono l’opinione pubblica. Tra chi sostiene che questa parità sia stata ormai raggiunta e chi invece, guardando la nostra società, ritiene che il lavoro da fare sia ancora moltissimo.  Nasce quindi #diversaMENTE, nuovo progetto promosso dai dipendenti Henkel per sanare i divari esistenti tra gli esseri umani. Il progetto prevede un calendario di eventi di approfondimento su diversità di genere e orientamento sessuale, religione e disabilità. Primo ospite e rappresentante del progetto Fiona May.

#diversaMENTE: il lavoro da fare è ancora tantissimo

Parità di diritti, inclusione, accoglienza e esaltazione delle diversità di ogni genere. Questi i punti cardine di #diversaMENTE, il nuovo progetto organizzato da 140 dipendenti (30% uomini) di Henkel durante il periodo di lockdown causato dalla pandemia. Henkel da sempre ha messo al primo posto valori fondamentali come questi sottoscrivendo, nel 2009, la Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro. Da all’ora in azienda non sono mancati progetti e politiche volti a fornire pari diritti ai suoi 53mila dipendenti, sparsi in ben 125 paesi.

In Henkel, multinazionale tedesca nota per le innovazioni e i marchi leader nei settori degli adesivi, non sono mancate le azioni concrete per promuove l’inclusione ed un’idea di diversità che va ben oltre la questione del genere. Henkel promuove tutte le caratteristiche, i talenti, le peculiarità specifiche dei sui dipendenti a prescindere dalla loro origine, etnia, età, religione ed orientamento sessuale. È proprio quella diversità che, secondo i vertici della multinazionale, costituisce la loro forza a livello globale. I talenti di tutti non solo devono essere presi in considerazione ma devono anche essere valorizzati. È quindi stato inevitabile le diverse iniziative sul tema di Diversity & Inclusion.

Bisogna guardare il mondo #diversaMENTE

Durante i mesi di lavoro da remoto dei dipendenti milanesi di Henkel nasce quindi Pinkom, una community di persone che come obiettivo hanno proprio quello di favorire l’inclusione non solo all’interno delle mura aziendali ma nella vita di tutti i giorni dei dipendenti. #diversaMENTE, progetto nato da questa community, propone infatti un fitto calendario di eventi in cui si tratteranno i più svariati temi: diversità di genere e orientamento sessuale, la disabilità, le differenze culturali e religiose.

Prima ospite del progetto Fiona May. La saltatrice in lungo più premiata della storia dello sport italiano ed oggi anche attrice, sarà il volto di #diversaMENTE. Avendo vissuto sulla propria pelle la piaga del razzismo e della difficoltà degli italiani ad accettare la diversità, Fiona si è espressa in maniera molto forte su questa tematica.

Fiona May: «Vivo la diversità come una cosa positiva, un valore aggiunto»

Fiona May, cos’è per lei la diversità?

«Per me la diversità è una parola molto particolare. Penso che ogni persona, come d’altro canto io stessa, sia diversa l’una dall’altra, siamo individui. La diversità di per sé è una cosa molto bella perché, se nel mondo fossimo tutti uguali, che mondo sarebbe? Diversità è nell’altezza, nella lingua, nella cultura, la diversità di altri Paesi e sono cose belle che ci completano. Purtroppo, spesso la parola “diversità” è stata intesa diversamente, sempre di più assume un’accezione negativa»

Lei si è mai sentita “diversa” nella sua vita?

«Sì, mi sono sentita spesso diversa nella mia vita rispetto alle altre persone, alle altre donne, alle altre atlete. Ma proprio perché vivo la diversità come una cosa positiva, un valore aggiunto, mi sono sempre messa a confronto con le persone che trovavo diverse da me, in ogni settore, per arricchirmi e imparare qualcosa di appunto diverso»

Cristina Caputo

@cristina_caputo__

cristinacaputo274@gmail.com

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