Metropolitan Magazine presenta la sua seconda rivista digitale periodica. Questa volta dedicata alla diversità culturale. Ancora una volta, scegliamo la parola e l’immagine per raccontare una verità, per rappresentare la realtà e, in qualche modo, per provare a migliorarla. Il primo modo per cambiare le cose è chiamarle con il loro nome. Il giornalismo non è soltanto una voce, ma un coro.
È per questo che la scrittura diventa una lente di ingrandimento per analizzare e riflettere le dinamiche che ci riguardano, inevitabilmente. Il 21 maggio è stata la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo. Ogni redazione del nostro giornale ha dedicato approfondimenti su questo tema, attraversando per tutto il mese le ombre e le luci di questo fenomeno.
Una giornata per la diversità culturale
Nel dicembre 2002 è stata istituita la giornata per la diversità culturale, una minaccia che non solo riguarda il concetto di pace ma anche di cultura. Si associa alla diversità il significato di minoranza, diventa un motivo di violenza, si punta all’annullamento piuttosto che la valorizzazione.
Non aspettiamoci di sostenere la diversità per cooperazione senza comprenderla prima. Ci ostentiamo a voler appianare la diversità, puntando sull’omologazione, non comprendendo il valore della differenza. La bellezza è nei contrasti. Crediamo che la diversità sia un limite, non comprendendo quanto sia una risorsa. È dalla diversità che nascono le idee – che per essere vincenti, devono essere diverse – dai diversi punti di vista. La progressione deriva da un confronto, mai da un accordo.
Il valore della diversità non è soltanto l’avvicinamento a una condizione di pace, ma anche il più grande stimolo per la cultura, come mezzo di sviluppo. Se la cultura è una fonte di scambi e innovazioni, è la diversità culturale per prima a essere la promessa per una generazione futura. Se iniziassimo a guardare la cultura come mezzo per trasformare la società, ci renderemmo conto quanto sostenere la diversità culturale ci avvicina al cambiamento.
Il filo che conduce alla verità tesse la cultura a cui apparteniamo. Se una sola voce non basta, noi vogliamo fare eco per riconoscere il diritto di essere se stessi. Metropolitan oggi pubblica il secondo numero della rivista digitale dedicato a questo tema. Abbiamo raccolto articoli e approfondimenti che non solo indagano la diversità culturale come fenomeno di resistenza, ma che dimostrano quanto il limite rappresenti per sé e per gli altri una minaccia all’esistenza. Dalla politica alla musica, dall’attualità all’arte, in questo numero rappresentiamo la diversità come condivisione, globalizzazione culturale e come una qualità: quella di riconoscersi per comprendersi, di accettarsi per migliorarsi. La paura è una cieca illusione di perdita. Ogni volta che ripetiamo: diverso dagli altri. Eppure, gli altri siamo noi.