Sarà Novak Djokovic il più penalizzato dallo stop forzato alla stagione tennistica imposto dal Coronavirus. Almeno questo è quello che pensa Mats Wilander. Il grande ex campione svedese ha espresso la sua opinione in un’intervista rilasciata all’Equipe e le sue considerazioni sono giunte ad una conclusione difficilmente contestabile. L’inizio di questo 2020 era stato a dir poco folgorante per il tennista serbo. Vincitore del primo e per ora unico slam disputato, Australian Open, e del torneo di Dubai, il numero uno del mondo aveva anche trascinato la sua nazionale alla conquista dell’ATP Cup a gennaio.
“È un peccato vedere tutto quello che sta accadendo in questo periodo nel mondo. Ad essere onesti, il grande penalizzato di questa pausa è sicuramente Novak Djokovic. Il serbo non ha perso una partita in questa stagione e solo il Coronavirus è stato in grado di fermare la sua ascesa.”
Non solo Djokovic, si trema anche per Federer
Non sorprende, dunque, che Wilander abbia indicato Djokovic come vittima principale di questa imprevista interruzione dell’attività agonistica. Ma gli effetti della pandemia che stiamo affrontando comporteranno anche altre conseguenze che riguardano il pubblico e gli appassionati di tennis in generale. Già nei giorni scorsi un pesce d’aprile piuttosto gettonato ha fatto tremare i polsi a molti tifosi. La possibilità di un imminente ritiro di Federer, infatti, non è suonata poi così strana. Fortunatamente lo scherzo è durato poco ma è proprio questa prospettiva, insieme al rallentamento della crescita dei più giovani, quella che spaventa Wilander.
“La pandemia ci sta facendo perdere l’opportunità di guardare Roger Federer e Serena Williams in campo, poiché il tempo non è loro amico. Sono quasi alla fine della loro carriera. Anche i giocatori della Next Gen sono penalizzati da tutto ciò, perché si stavano avvicinando al livello dei Big Three. Pensavo che il 2020 sarebbe stato il loro anno. Sono migliorati tanto giocatori come Shapovalov, Tsitsipas o Auger-Aliassime.”
Chi invece non risentirà troppo della cancellazione in termini economici è invece il torneo di Wimbledon. Secondo quanto riportato dal Times, infatti, esisterebbe una clausola nel piano assicurativo stipulato nel 2003 secondo la quale l’All England Club verrebbe rimborsato con un risarcimento di ben cento milioni di euro per i mancati incassi. La clausola, per quanto incredibile possa sembrare, copriva il torneo londinese proprio nell’eventualità di una pandemia virale. Una situazione, questa, che non ha eguali neppure negli altri tornei dello Slam. Il dg Richard Lewis si dice fortunato di essere coperto da tale forma previdenziale. Non si può che convenire con lui.