“Doc – Nelle tue mani” è una serie televisiva italiana andata in onda sulla rete principale Rai 1 dal 2020 e tutt’ora in produzione. Gli autori Francesco Arlanch e Viola Rispoli hanno preso ispirazione dalle vere vicende biografiche di Pierdante Piccioni, il primario che, in seguito ad un incedente stradale, ha svanito tutti i suoi ricordi precedenti al coma durato diversi anni; trasformando, successivamente, la serie in una delle più acclamate dal pubblico italiano, che l’ha vista battere il record di serie televisiva più vista in Italia dal 2007 con una media del 30% di share e oltre 8 milioni di telespettatori.
Doc – Nelle tue mani: l’interruzione delle riprese a causa del Coronavirus
Il medical drama più amato d’Italia vede la sua genesi il 16 settembre 2019, quando iniziano le riprese della prima stagione che prevedeva un totale di 16 episodi trasmessi in seguito in 8 appuntamenti settimanali. Vengono, poi, interrotte bruscamente tra marzo e aprile 2020 a causa della pandemia di COVID 19 che aveva obbligato le case di produzione a chiudere temporaneamente il set.
Tuttavia, la rete decise di trasmettere comunque i primi otto episodi, dal 26 marzo al 16 aprile 2020, ottenendo grande riconoscimento da parte delle case degli italiani mai così tanto abitate come durante il lockdown.
A inizio luglio 2020 il set ha riaperto, permettendo alla produzione della serie di riprendere dal punto in cui si era lasciato e con ancora più fretta di terminare le registrazioni dovendo ora rispondere alle attese trepidanti di milioni di telespettatori.
La messa in onda della seconda parte della prima stagione ha avuto luogo dal 15 ottobre al 19 novembre 2020, con gli ultimi 8 episodi previsti, in seguito alla conferenza stampa dell’8 ottobre dello stesso anno, durante la quale si è ufficializzata anche la produzione della seconda stagione.
Le riprese della seconda stagione, composta anch’essa da 16 episodi, sono cominciate il 17 maggio 2021 e concluse ad inizio inverno, poco prima del debutto in prima visione del 16 gennaio 2022 e che trasmetterà le due puntate finali il 17 marzo 2022.
La realtà della pandemia all’interno della fiction
L’atrocità del virus che oltre due anni fa ha messo in ginocchio il mondo intero ha sconvolto anche il “piccolo mondo” del set di ‘Doc – Nelle Tue Mani’, per primo, impedendo il proseguimento delle riprese della prima stagione, e dopo, influenzando le sorti della sua seconda stagione.
Non era sicuramente questo il copione previsto per un’eventuale seconda stagione del seguitissimo programma, che però non ha potuto sottrarsi al richiamo morale di rispettare gli eventi della cronistoria reale, tralasciando sullo sfondo, per di più di una serie medica, l’evento forse più importante degli ultimi decenni, e ha deciso, invece, di assumersi la responsabilità di far trionfare come unica vera e propria protagonista della serie la terribile pandemia di Coronavirus.
Ecco come ‘Doc – Nelle Tue Mani 2’ mostra in prima linea l’arduo e sofferente lavoro dei medici, gli “eroi dell’emergenza sanitaria”, e il conseguente grave impatto psicologico che ha colpito i personaggi televisivi, ma che non sono altro che un’allusione generale alla società che vive oggi.
Non viene nascosta l’iniziale impreparazione gestionale del Policlinico Ambrosiano di Milano, luogo inventato dove è ambientata la serie, ma che rappresenta la realtà degli ospedali italiani dei primi momenti dell’emergenza, così come non vengono nascosti i feroci attacchi di panico del giovane medico etiope Gabriel, la voglia di rinchiudersi solo nel lavoro per tenere la mente occupata dello specializzando Riccardo, le procedure igieniche rispettate in modo maniacale in casi di contatti con positivi, ravvisate nella dolce infermiera Alba quando si trova a curare la madre infetta dal virus, e, ancora, il volto segnato dai lividi e dalle piaghe a causa dell’uso della mascherina e altri strumenti protettivi della tirocinante Carolina, che rimanda alla foto simbolo di questa pandemia scattata dall’infermiera Alessia Bonari; fino a coinvolgere la più grande paura che è derivata da questi mesi, ossia la morte.
Il secondo episodio delle serie, difatti, ha commosso tutto il pubblico con la morte dell’amato dottor Lorenzo Lazzarini, considerato il paziente zero. L’uscita di scena del personaggio interpretato dall’attore foggiano Gianmarco Saurino ha colpito per la sua precocità e immediatezza. Scelta sicuramente dovuta a esigenze più simboliche che narrative, che ha saputo, però, incarnare pienamente il sacrificio compiuto dai medici durante la fase più acuta della pandemia.
Emozionante è, tuttavia, la peristente messa in scena del lavoro di tutto l’organo ospedaliero, delle vite di ognuno di loro, degli amori e delle speranze nutrite nonostante il difficile periodo. Esemplare di questa volontà autoriale è una scena della quarta puntata in cui l’équipe medica al completo trova un momento per scaricare la tensione di quella che è stata una lunga e faticosa notte di lavoro ballando sulle note del brano ‘Jerusalema’, diventato il simbolo di rinascita e speranza nell’estate 2020 dopo i primi durissimi mesi di pandemia.
Francesca D’Oriano
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