La stilista Donatella Versace, in un’intervista esclusiva al settimanale Grazia, racconta come sta trascorrendo questo periodo di quarantena dovuto al coronavirus. L’affermata stilista confessa che, per lei che è una donna iperattiva, è difficile rimanere in casa, dove continua a lavorare per un senso di responsabilità verso le piccole aziende che guardano a Versace per ricominciare.
La cosa positiva di questa situazione è che si è potuta fermare un attimo per riflettere ma la solitudine le pesa. In questi giorni soffre la lontananza dai figli. A farle compagnia il suo cane Audrey che seduto sul divano la osserva mentre lavora o legge. Racconta di non aver perso i contatti se pur virtuali con gli amici che la rassicurano non facendola sentire sola.
Donatella Versace e la solidarietà degli italiani
Questo brutto periodo, afferma la stilista, sarà uno stimolo per creare una società migliore. Il distanziamento forzato ci ha fatto capire l’importanza delle cose, di un abbraccio o di un bacio che non è possibile dare. Ha colpirla di più è stata la solidarietà degli italiani che nei canti al balcone, nel tricolore si è riscoperto un grande popolo. Molte persone hanno perso un loro caro e la compostezza con cui hanno vissuto il loro dolore l’ha commossa profondamente.
È molto importante dare un aiuto, infatti, insieme alla figlia Allegra ha donato 200 mila euro alla terapia intensiva dell’ospedale S.Raffaele di Milano. La sua casa di moda ha offerto 400 mila euro allo stesso ospedale e altri 100 mila euro al progetto We Are Eith You della Camera Nazionale della moda per comprare le attrezzature sanitarie in tutta Italia. È fondamentale sostenere e valorizzare il nostro sistema sanitario dato che non siamo attrezzati come dovremmo essere.