Donne in divisa e disparità di genere

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Di Francesca Mazzini

Oggi in Italia il numero di donne interessate alla carriera in divisa è sempre più in crescita. Nonostante i progressi ottenuti rispetto al passato, la disparità di genere nell’ambiente militare risulta ancora molto sentita.

Giovani donne e divisa

Dall’Osservatorio sulle professioni in divisa 2021, realizzato da Skuola.net in collaborazione con Nissolino Corsi, è emerso che sempre più giovani donne scelgono la divisa. Il sondaggio è stato effettuato su circa 50mila tra studenti e studentesse di scuole di secondo grado e università. 

Il numero di ragazze decise ad entrare in questo settore ha ormai raggiunto quella che si registra tra i colleghi maschi, in rapporto di 2 su 5. I ragazzi spesso pensano invece che la vita militare non sia adatta alle donne: per il 10% è un mondo ancora troppo lontano dall’universo femminile.

Una volta arruolate, secondo l’indagine, l’87% delle ragazze ritiene che una donna possa tranquillamente aspirare alle posizioni di vertice. Il problema sorgerebbe per la controparte maschile: ben 2 uomini su 5 ammettono che non sarebbero a proprio agio nel ricevere ordini da una donna e/o nell’impartirli.

Quali sono le divise preferite dalle aspiranti giovani donne in divisa? Tra le forze armate soprattutto Esercito, Carabinieri e marina. In cima alla classifica delle forze di polizia svetta la Polizia di Stato: le ragazze sarebbero più interessate alla polizia penitenziaria mentre i ragazzi propendono per i vigili del fuoco.

La parità di genere e la divisa

Cosa vuol dire lavorare in un ambiente caratterizzato da una presenza prettamente maschile? Esiste la parità di genere nel mondo delle donne in divisa

Ad esempio per quanto riguarda il mondo donne nel corpo di Polizia Penitenziaria, è risultato che nelle carceri non ci sono spogliatoi, bagni, armadietti e stanze per il pernottamento che siano riservati alle sole donne.

Il mondo militare è da sempre considerato un dominio dell’uomo, anche per quanto riguarda la questione fisica. Basta pensare al peso minimo della divisa del Nocs (il Nucleo operativo centrale di sicurezza) – un Corpo speciale della Polizia di Stato – che tra protezioni balistiche, armi e caschetto arriva a più di 20 chili: se non si è preparati fisicamente diventa impossibile anche a camminare.

Le donne in Italia hanno avuto accesso alle Forze Armate nel 2000, grazie alla legge 380 del 1999. Oggi sono circa 12.000 le donne in divisa, tra le diverse forze armate e quelle di ordinamento militare. La presenza media femminile nelle forze armate è attualmente del 4,40%. Sono 1300 le donne ufficiali, 1100 i marescialli, 270 i sergenti, 5000 le volontarie in servizio permanente e 600 le allieve. 

Francesca Mazzini

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