
Lunedì 15 febbraio scade il divieto di spostamento tra regioni e il 5 marzo il Dpcm che fissa coprifuoco e chiusure. Ecco cosa accadrà.
Dpcm, le due ipotesi
Ormai scartata l’ipotesi di un nuovo decreto del governo uscente restano sul tavolo due opzioni. Non è escluso che, il nuovo governo sia chiamato a decidere anche prima della fiducia dalle Camere per evitare un vuoto normativo. Infine l’ultima e improbabile ipotesi. Quella appunto in cui non si decida e decada automaticamente il divieto di spostamento.
Le richieste delle regioni
Molto importante per le regioni la riapertura degli impianti di sci il 15 febbraio. Nodo cruciale anche il coprifuoco che potrebbe saltare o slittare fino alla mezzanotte. Ma si tenta anche di far aprire la sera i ristoranti e allentare le regole per palestre, piscine, i cinema e i teatri.
Ristoranti, teatri e cinema
Secondo Coldiretti la riapertura serale dei ristoranti e dei bar, almeno fino alle 22, salverebbe l’80% degli incassi dei locali.
Il nodo più delicato resta quello legato alla riapertura di cinema e teatri, soprattutto dopo che lunedì hanno aperto al pubblico mostre e musei. In fase di valutazione la data del 6 marzo.
Palestre e piscine
Regole ferree fissate dal Ministero dello Sport e accolte dal Comitato tecnico scientifico per la riapertura degli impianti sportivi. Lezioni individuali in palestra e 10 metri quadrati per persona in piscina. Fermo restando che gli impianti resteranno chiusi in zona rossa.
Nelle regioni gialle “oltre alle attività consentite nelle aree zona rossa e zona arancione, sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base”. Mentre in zona arancione, oltre alle attività individuali all’aperto, sono consentite nelle palestre, piscine e tensostrutture le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto.