Dpcm di Natale, ecco cosa potrebbe succedere durante le feste

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Di Stefano Delle Cave

Il nuovo Dpcm di Natale potrebbe confermare il divieto di spostamento tra regioni ma con deroghe per il ricongiungimento di parenti stretti. Allo studio nuove importanti e prudenti novità che cercheranno di contenere il pericolo di assembramenti. Si vuole evitare il picco raggiunto a ferragosto che ha portato alla seconda ondata di contagi da coronavirus.

Dpcm di Natale, evitare il picco di ferragosto

Il governo è lavoro sul nuovo Dpcm di Natale atteso per il 4 dicembre. Allo centro della discussione l’obbiettivo di evitare quel picco degli spostamenti registratosi durante la settimana di ferragosto che avrebbe scatenato la seconda ondata di contagi da coronavirus. “Sarano autorizzati solo gli spostamenti strettamente necessari”, avvisa il ministro della Salute Speranza che oggi vedrà gli altri ministri e i capi delegazione per decidere le nuove misure di contenimento da mettere in campo a Natale. Dunque potrebbero essere vietati gli spostamenti tra regioni se non per motivi necessari. Questo anche se a fine dicembre la maggior parte dell’Italia dove trovarsi in fascia gialla.

Il governo però starebbe studiando una deroga che, in caso di un indice di contagio molto basso, per permettere il ricongiungimento di genitori e figli, di partner e conviventi anche con domicilio e residenza diversa. Ancora da stabilire se sarà possibile raggiungere le seconde case a mare o in montagna con la decisione che potrebbe essere presa con il prossimo monitoraggio del 3 dicembre. Molto probabilmente, nonostante le pressioni dei sindaci delle zone interessate, resteranno chiuse le piste da sci.

L’apertura del governo al ricongiungimento familiare

Come sarà la situazione di negozi e ristoranti

Al momento dovrebbe essere esclusa la riapertura dei ristoranti dopo le 18 come si era pensato qualche settimana fa. Anzi, per evitare gli assembramenti natalizi e il conseguente pericolo di nuovi contagi, il governo starebbe pensando di chiudere bar e ristoranti a pranzo anche nelle zone arancioni. Tuttavia l’orario del coprifuoco potrebbe essere spostato un’ora avanti. Questo perchè misure più allentate invece sono previste per i negozi che potrebbero aprire fino alle 22 in modo da avere ingressi scaglionati. Un provvedimento a cui si aggiunge la possibile apertura di centri commerciali e grandi magazzini nel fine settimana.

Queste però sono misure ancora al vaglio del governo con Speranza che da un lato ha fatto sapere che il coprifuoco sarà valido anche per la messa di Natale. Dall’altro si pensa anche ad un spostamento dell’orario di chiusura totale oltre le 24 per il 25 dicembre e per l’ultimo dell’anno. Queste nuove misure potrebbero essere discusse un successivo Dpcm che potrebbe uscire il 20 dicembre se non si confermerà la validità di quello del 4 fino al 2 gennaio. Questo con la possibilità, se fosse necessario, di nuove misure restrittive.

Stefano Delle Cave