Draghi, prima dose per il nostro paese: stop export di AstraZeneca in Australia

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Di Redazione Metropolitan

L’Italia si trova in una situazione ingestibile, e la questione AstraZeneca non aiuta. “Non ci mandano le dosi promesse e vorrebbero esportare in Australia dosi confezionate nei nostri stabilimenti? Allora, ai sensi del regolamento europeo, neghiamogli l’autorizzazione all’esportazione. E se siamo i primi a farlo, meglio”. Queste sono le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Vaccino AstraZeneca: la decisione dell’Italia

Su questa base perciò affonda le radici la decisione dell’Italia – primo Stato membro dell’Ue ad intervenire in tal senso dall’approvazione del nuovo meccanismo europeo di controllo dell’export sui vaccini lanciato dalla Commissione europea lo scorso 24 febbraio – di bloccare 250mila dosi di AstraZeneca (infialate ad Anagni) destinate all’Australia, tra l’altro un Paese che in questo momento non è inserito tra quelli più vulnerabili per la pandemia. Le regole imposte da Bruxelles sull’esportazione di vaccini anti Covid-19 prodotti all’interno della Unione Europea sono state introdotte dopo che AstraZeneca aveva ammesso che avrebbe mancato gli obiettivi di consegna alla Ue. L’annuncio della casa farmaceutica aveva suscitato il sospetto che una parte della produzione di vaccini destinati alla Ue venisse dirottata su altri Paesi.

La media nazionale è del 75%. Vanno bene le vaccinazioni con Pfizer (93,6% delle dosi ricevute sono state somministrate) malissimo per Moderna (32.3%) e AstraZeneca (33,2%). Si lavorerà per linee guida nazionali ma non solo. L’indicazione è quella di usare le scorte del vaccino AstraZeneca per vaccinare una platea più ampia di italiani. Sul tavolo anche la possibilità di poter estendere l’uso del vaccino AstraZeneca agli ‘over 65’, come han deciso di fare Germania e Svezia. Il Governo ha anche aperto alla possibilità che le aziende provvedano a vaccinare i propri dipendenti: su questo ieri il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha convocato in tavolo con imprese e sindacati.